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Riccardo Bisti
19 October 2018

Rabbia Croazia: "Non si partirà ad armi pari"

La federtennis croata è furiosa: il campo della finale di Coppa Davis, in terra battuta, sarà pronto soltanto al mercoledì. “I francesi hanno già giocato in quello stadio, noi no: non si parte ad armi pari. Lo avessimo chiesto noi, ci avrebbero accontentato?”. Nel frattempo, stanno cercando di organizzare un esodo di tifosi.

L'attesa di una rivincita potrebbe essere più breve del previsto. Il 15 luglio, i quattro gol firmati da Griezmann, Pogba e Mbappé (oltre all'autorete di Mandzukic) hanno bloccato il sogno mondiale della Croazia, regalando il trofeo alla Francia. Ma se nel calcio è andata male, dopo poco più di cento giorni potrebbero prendersi una rivincita col tennis. Dal 23 al 25 novembre, i ragazzi di Zeljko Krajan giocheranno l'ultima finale della Coppa Davis propriamente detta. Si gioca a Lille, in trasferta, contro la Francia di Yannick Noah. Se fate un salto sui siti delle agenzie di betting, scoprirete che – nonostante il fattore campo – i croati sono leggermente favoriti. Il motivo risiede nel grande stato di forma di Borna Coric, reduce dalla finale al Masters 1000 di Shanghai e addirittura in lizza per un posto tra i top-10. Il 22enne di Zagabria, allenato da Riccardo Piatti, potrebbe addirittura conquistare un posto come riserva alle ATP Finals. Difficile possa arrivarci da titolare, anche se la nona posizione sarà buona grazie al forfait di Juan Martin Del Potro. Ma questa è un'altra storia. Manca oltre un mese alla finale, ma c'è già un caso. La Hrvatskog Teniskog Saveza (HTS), la federtennis croata, è imbufalita per una deroga concessa ai francesi: il campo in terra battuta sarà pronto soltanto mercoledì 21 novembre, alle 9 del mattino. Le squadre, dunque, avranno appena due giorni di allenamento sul campo della finale. Il motivo è di natura logistica: sabato 17 novembre, lo Stade Pierre Mauroy di Lille ospiterà il test match di rugby tra Francia e Argentina. Per questo, i lavori potranno iniziare soltanto dopo la partita. E allestire un campo in terra battuta non è banale come stendere un tappeto sintetico. L'operazione richiede dalle 48 alle 60 ore: da qui, la richiesta di una deroga, prontamente accettata dalla Federazione Internazionale.

"SIAMO UN PICCOLO PAESE"
La notizia ha fatto imbestialire i croati. “Due anni fa, quando abbiamo ospitato la finale contro l'Argentina, ci dissero che il campo doveva essere pronto al lunedì – dice Marin Galic, direttore generale di HTS – poi il regolamento ha consentito una deroga fino a martedì, mentre per i francesi è stata prolungata fino al mercoledì. La cosa non ci fa contenti”. Galic ha inviato una lettera all'ITF per manifestare il disappunto su una faccenda ritenuta “ingiusta”. E ha insistito: “La Federazione Francese ci ha detto che i campi di allenamento saranno identici, ma non potranno mai riproporre le condizioni della finale. I francesi hanno già giocato diverse partite in quello stadio, dunque i loro giocatori lo conoscono. Noi no. Non ci troviamo nella stessa posizione di partenza, non è una sfida ad armi pari”. Galic dice queste cose sapendo che il reclamo non avrà alcun effetto, dunque si è tolto un sassolino “politico” dalla scarpa. “Sento che, se noi avessimo chiesto qualcosa di simile, non ci sarebbe stato concesso. È la differenza tra un grande paese e uno piccolo. Purtroppo noi siamo una piccola nazione”. Guardando il match dalla prospettiva croata, vien quasi da sperare che Coric non arrivi a Londra e dunque possa allenarsi sulla terra battuta, visto che Marin Cilic giocherà quasi sicuramente le ATP Finals. Per quanto abbiano un buon doppio, le chance di vittoria dei balcanici passano necessariamente dai due singolaristi. Per questo, sarà fondamentale averli al massimo. Di sicuro lo saranno i francesi, la cui attività in queste settimane è già protesa verso Lille. Per la prima volta dopo oltre dodici anni, la Francia è rimasta senza top-20. Ma in Davis, si sa, certi numeri lasciano il tempo che trovano. Altri, invece, contano eccome. Per esempio, quelli del pubblico.

Nikolina Babic

INVASIONE CROATA A LILLE
HTS ha ufficialmente lanciato la vendita dei tagliandi per il pubblico ospite. Visto che il Pierre Mauroy può ospitare oltre 26.000 spettatori, il regolamento prevede che il 10% siano destinati agli ospiti. “Mi aspetto un gran numero di tifosi croati – ha detto Nikolina Babic, presidentessa della federtennis croata – i nostri giocatori hanno sempre risposto alle convocazioni e lo meritano. E poi sarà l'ultima occasione per vedere tre giorni consecutivi di grande tennis. Abbiamo scelto tra categorie di biglietti, piuttosto buoni, perché i più economici avrebbero richiesto il binocolo per vedere il campo. I prezzi sono più adatti agli standard francesi che ai nostri, ma non potevamo farci nulla. Abbiamo fatto del nostro meglio, per adesso abbiamo venduto 700 biglietti”. Per l'occasione, HTS ha intrapreso una partnership con l'agenza di viaggi BAN Tours, che ha già messo in vendita i pacchetti viaggio per Lille. Il costo è di 6.500 kune (875 euro) per il volo charter e il pernottamento in Francia. “Non sono compresi i tagliandi d'ingresso proprio perché ci sono diverse categorie e prezzi, dunque ognuno potrà scegliere il preferito”. I costi dei biglietti destinati ai croati sono di vario genere: per i tre giorni, si va dalle 985 kune (132 euro), a 1640 (221 euro) fino a 4331 (583 euro) per i posti migliori. Tra viaggio e biglietti, non si tratta di cifre esattamente popolari. Difficilmente partiranno in 2.600 da Zagabria, Spalato e le altre città. Proprio per questo, la federazione si è attivata con l'ambasciata croata a Parigi per cercare di coinvolgere i croati residenti in Francia. “Ma ci aspettiamo anche tifosi che arrivino dalla Germania e dal Belgio” ha detto la Babic. Insomma, i croati sono pronti. Con ogni probabilità, a Lille si ritroveranno Emmanuel Macron e , presidentessa croata Kolinda Grabar-Kitarović, che a Mosca aveva monopolizzato la premiazione dei Mondiali di Calcio con i suoi abbracci. Chissà che non si possa ripetere la stessa scena a Lille, magari con un risultato diverso. Sarebbe l'ideale per dimenticare questo piccolo sgarbo.

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