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Il «Bole» prenota un altro Roland Garros

Malgrado i vari infortuni che hanno fermato la sua carriera, Simone Bolelli non è mai mancato al Roland Garros. Per regalarsi la 12esima partecipazione consecutiva dovrà vincere altri due match nelle qualificazioni, ma l'esordio contro Robredo è stato incoraggiante. Al secondo turno anche Napolitano, Travaglia, Sonego e Giannessi. Nel femminile vince Martina Trevisan.
Anche nei periodi meno facili della sua carriera, Simone Bolelli è spesso riuscito a togliersi qualche piccola soddisfazione nei tornei del Grande Slam, sfruttando l’esperienza per far valere la sua superiorità in mezzo ai tantissimi tennisti che si presentano al via delle qualificazioni. Grazie alla buona condizione dell’ultimo periodo, mostrata soprattutto con i quarti di finale all’Estoril, il bolognese ci prova anche al Roland Garros 2018, dove è il più anziano fra i cinque azzurri (su sei) capaci di superare il primo turno delle qualificazioni. Sin qui per l’Italia è stato un successo: ha perso il solo Salvatore Caruso, che ha fallito il tentativo di qualificarsi per il secondo Slam consecutivo, e proprio Bolelli ha vinto uno dei match di cartello del primo round, spuntandola con un doppio 6-4 su Tommy Robredo. Il veterano spagnolo era fra i più attesi in virtù di un passato illustre nel torneo, con ben cinque piazzamenti nei quarti di finale, ma oggi il “Bole” è superiore e l’ha dimostrato con un match di qualità, vinto recuperando da 0-3 sia nel primo sia nel secondo set. Un bel modo di iniziare la rincorsa alla sua dodicesima partecipazione consecutiva allo Slam parigino: ci ha messo piede per la prima volta nel 2007, e da allora non è mai mancato, arrivando al terzo turno nel 2008 e nel 2015. Un dato ha un certo valore, perché la carriera del bolognese è stata stoppata da un paio di gravi infortuni (polso, ginocchio) e frenata da acciacchi vari, eppure a Parigi non è mai mancato. Per dare continuità al suo record personale dovrà vincere altri due match: il primo contro il giapponese Yasutaka Uchiyama, battuto a febbraio nel doppio di Coppa Davis a Morioka, il secondo contro uno fra il bielorusso Ignatik e – più probabilmente – il colombiano Giraldo.
NAPOLITANO COME NEL 2017?
Bolelli ha raggiunto al secondo turno Lorenzo Sonego e Alessandro Giannessi, entrambi promossi lunedì (con lo spezzino protagonista di un bel successo su Gerald Melzer, numero 4 del tabellone), prima che a completare il super martedì azzurro ci pensassero Stefano Travaglia e Stefano Napolitano. L’ascolano ha fatto il suo dovere contro lo spagnolo Enrique Lopez Perez, spuntandola per 6-4 6-3, e giovedì se la vedrà con l’altra star delle qualificazioni Ernests Gulbis, che quattro anni fa sui campi del Bois de Boulogne è arrivato addirittura in semifinale. I due si sono già affrontati a Dubai, dove l’ex top-10 lettone la spuntò agevolmente, ma sulla terra Travaglia può avere sicuramente qualche chance in più. Promosso in due set anche Napolitano, protagonista di una vittoria di spessore contro Marcel Granollers. Il catalano non è più ai livelli che qualche anno fa l’hanno portato fra i primi 20 del mondo, tanto che oggi il suo nome è legato principalmente al doppio, ma resta un ottimo giocatore. Tuttavia, il 23enne di Biella ha dominato il match dall’inizio alla fine, chiudendo 6-4 6-1 e guadagnandosi un secondo turno alla portata contro il ceco Zdenek Kolar. Con tanti punti da difendere, l’augurio è che Napolitano possa ritrovare lo stesso feeling che dodici mesi fa gli permise prima di qualificarsi e poi di passare anche il primo turno, battendo Mischa Zverev. Sembrava la svolta della sua carriera, invece da allora – almeno a livello di classifica – non è cambiato granché ma il tempo è ancora dalla parte del piemontese, seguito a Parigi da Fabio Colangelo.
PARTE BENE MARTINA TREVISAN
Con un giorno di ritardo rispetto agli uomini, a Parigi sono scattate anche le qualificazioni femminili, con in gara quattro italiane, compresa Francesca Schiavone, sempre presente nel main draw addirittura dal 2001, quando al suo terzo Slam in carriera, a 20 anni, arrivò ai quarti di finale, dando le prime avvisaglie di ciò che sarebbe successo nove anni più tardi. La “leonessa”, ancora a caccia della prima vittoria stagionale, è stata stoppata dalla pioggia nel suo match contro la canadese Carol Zhao, numero 135 WTA, proprio quando l’avversaria le aveva appena strappato il secondo set. Le due torneranno sul Campo 6 mercoledì mattina, nel secondo incontro dalle 11, ripartendo dal punteggio di 6-4 3-6. Mercoledì anche l’esordio di Deborah Chiesa, contro l’australiana Priscilla Hon, e di Jasmine Paolini, opposta all’ex top-100 moscovita Vitalia Diatchenko. È già al secondo turno, invece, Martina Trevisan, che all’esordio assoluto al Roland Garros si è regalata un bel successo contro la canadese Francoise Abanda, 21enne numero 125 del mondo, salita di recente agli onori della cronaca tennistica per aver polemizzato sulla scarsa attenzione ricevuta dai media – a suo dire per ragioni di colore della pelle – dopo il sorpasso nel ranking WTA a Genie Bouchard, che l’ha resa la prima giocatrice del Canada. La toscana, accompagnata in Francia da Tathiana Garbin, l’ha spuntata in rimonta per 4-6 6-4 6-2, prenotando il duello con la stellina ucraina Marta Kostyuk, n.142 Wta a 15 anni.
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