di Enzo Anderloni
Se si guardano le misure rilevate in laboratorio si trovano solo pochi grammi di differenza di peso in più (16 per la precisione) e 6 millimetri di spostamento del bilanciamento verso l’impugnatura (cm 32.3 invece che 32,9): la macchina dice che Pure Strike e la sua versione Tour hanno la stessa inerzia (337 punti), addirittura la stessa potenza (46 /100) e maneggevolezza (62/100) e praticamente lo stesso controllo (54/100 la Tour , 55 la “normale”).
Eppure in campo sono davvero molto differenti. Pure Strike Tour è più tosta, molto meno elastica di quello che direbbe un solo punto di differenza (63 contro 62), un filo meno potente ma molto più precisa e affidabile per chi picchia da fondo con forza e determinazione. Un attrezzo più selettivo ma di una precisione chirurgica, esaltante in questo senso quando si spinge di piatto. La sensazione è che una volta impostata l’esecuzione non ci siano margini per i pentimenti, per “arrangiarsi” un po’ all’ultimo momento.
La racchetta disegna nel campo esattamente quello che tu le hai suggerito col tuo gesto: può essere una meravigliosa diagonale o un perfetto errore. Sai che non regala, capisci anche che non tradisce. E questo conta sempre più man mano che si sale di livello, fino ad arrivare ai professionisti.
Per gestirla al meglio serve tecnica, forza fisica, ottimo piazzamento. La vediamo bene in pugno a giocatori giovani e ben muscolati, dai vertici della quarta categoria in su. E’ più sincera della sorella “non Tour” ma richiede utenti che apprezzino questa qualità. Si sa, la verità può anche far male...
La scheda
MARCA: Babolat
MODELLO: Pure Strike Tour
PREZZO: 199,95 euro
MATERIALE: Graphite
PESO (a telaio nudo): 320 g
OVALE: 98 pollici quadrati
LUNGHEZZA TELAIO: cm 68,5
SCHEMA D’INCORDATURA: 18x20
TENSIONE CONSIGLIATA: kg 25-28