MIRACOLO INATTESO
Il resto, beh, è poesia tennistica. Il tennis è sport che ben si presta alla sceneggiatura cinematografica. E il tie-break del quarto, francamente, è stato un film trasportato nella realtà. 3-0 Cecchinato, 4-3 Djokovic, 5-5, 6-5 Cecchinato, primo matchpoint annullato con una clamorosa volèe dopo uno scambio altrettanto clamoroso. Djokovic che si procura tre setpoint, annulla altri due matchpoint con coraggio... un mix di emozioni che hanno mandato in visibilio il pubblico del Lenglen (quasi tutto per Djokovic: l'azzurro ha gestito anche le difficoltà ambientali) e scatenato gli spettatori che hanno seguito il match su Eurosport. Quando Nole finiva sull'orlo del precipizio, trovava sempre qualcosa a cui aggrapparsi. Ma Cecchinato era lì, non faceva una piega. Magari si lamentava tra un punto e l'altro, ma riusciva a gettare via ogni scoria per poi giocare il punto successivo con la giusta carica. Dai e dai, uno dei due deve cedere. E alla fine ha ceduto Djokovic, inventandosi uno sciagurato serve and volley sull'ultimo punto. Il resto è delirio puro, emozione unica, da colonna sonora. Spazzate via le deprimenti statistiche degli ultimi 40 anni, gli exploit isolati (appena quattro quarti di finale!) arrivati grazie a tabelloni piuttosto semplici. Cecchinato no, ha vinto una partita più difficile dell'altra, contro campioni veri. Qualcuno ha già paragonato il suo percorso a quello di Gustavo Kuerten nel 1997. Allora il brasiliano era numero 66, ma l'ambiente sapeva che quel ricciolone griffato Diadora – prima o poi – sarebbe arrivato. Anche Marco Cecchinato ha i riccioloni, ma nessuno si aspettava un risultato del genere. Nemmeno lui, che un paio d'anni fa diceva che gli sarebbe piaciuto stazionare il più a lungo possibile tra la 50esima e la 100esima posizione. O che soltanto qualche mese fa, in un'intervista radiofonica, si augurava di chiudere l'anno tra i primi 80. Comunque vada, lunedì prossimo salirà al numero 27 ATP. E comunque vada contro Thiem, questo Roland Garros sarà ricordato in eterno come quello di Marco Cecchinato. Nulla potrà togliergli le emozioni che sta vivendo, e che sta facendo vivere a chi fa il tifo per lui. Guarda caso, è successo tutto il 5 giugno. Si potesse inserire in calendario un Natale del tennis italiano, beh, abbiamo individuato la data.
ROLAND GARROS UOMINI, Quarti di Finale
Marco Cecchinato (ITA) b. Novak Djokovic (SRB) 6-3 7-6 1-6 7-6