OBIETTIVO TOP-50
“Sono stato un po' sfortunato, ma stiamo lavorando per risolvere questo problema – dice Auger Aliassime, che soffre da sempre di aritmia – non è niente di pericoloso e dopo lo Us Open ho giocato 6-8 tornei senza problemi. Ci sono diversi fattori che possono mettermi in crisi, per esempio lo stress. Quel giorno faceva molto caldo”. I problemi fisici non gli hanno impedito di vincere un paio di Challenger: si è imposto a Lione (già vinto nel 2017), poi a Tashkent. “La difficoltà maggiore è stata la necessità di abituarmi ai continui spostamenti” dice Auger Aliassime, che in diversi tornei è stato accompagnato (anche) dai genitori. La preparazione invernale inizierà il 1 dicembre in Florida e saranno tre settimane di allenamento intensivo. Stavolta, sembra, niente Dubai. Approccerà la nuova stagione al torneo ATP di Brisbane, poi si sposterà a Melbourne. Come detto, è probabile che debba giocare le qualificazioni: alcuni dei 104 posti per l'ammissione diretta potrebbero essere occupati da chi usufruirà del ranking protetto, abbassando ulteriormente il “cut off”. Per questo, dovrà sobbarcarsi i tre match preliminari. Ma la sua stagione non terminerà certo in Australia. “Lo scorso anno volevo stabilizzarmi tra i top-100 e ho ottenuto buon risultati – racconta – non vorrei guardare troppo avanti, ma se dovessi chiudere il 2018 vicino ai top-50 ATP sarebbe fantastico”. In assenza di problemi fisici, sembra un traguardo più che fattibile: il ragazzo possiede la stoffa per non patire il passaggio dai Challenger al circuito ATP. Tra l'altro, c'è la possibilità che possa giocare il doppio insieme al suo amico Denis Shapovalov. Insieme si sono aggiudicati il titolo allo Us Open Junior nel 2015 e, con il ritiro di Daniel Nestor, potrebbero rappresentare la coppia del futuro per la squadra canadese di Coppa Davis (per quanto Vasek Pospisil sia un ottimo specialista). Il futuro sembra loro.