Redazione
28 December 2018

OCCHIO DI FALCO?

Una chiamata di Occhio di Falco nel match tra Anderson e Nadal ad Abu Dhabi, lascia trasparire qualche dubbio sull'accuratezza della tecnologia che determina se la palla è dentro o fuori. Probabilmente è solo questione di trasposizione dall'immagine reale a quella grafica, però...
Nel primo scambio del quarto game, nel che lo vedeva opposto a Rafa Nadal, il sudafricano Kevin Anderson ha chiesto l’intervento del falco per giudicare un suo dritto chiamato lungo. La smorfia di Nadal ha fatto intendere che ci fossero dei dubbi, prontamente confermati dalle immagini. Gli organizzatori dell’esibizione di Abu Dhabi si sono affidati a una delle due principali società che si occupano di fornire la tecnologia ribattezzata Occhio di Falco (l’altra è appunto Hawk-Eye) ma quanto è comparso sugli schermi tv è stato un po’ imbarazzante. Come potete vedere dall’immagine qui sotto, il replay mostra la palla che atterra ben prima della linea di fondo, mentre il classico disegno che viene mostrato (non sempre l’immagine reale viene trasmessa) indica che la palla è atterrata perfettamente sulla riga. Una discrepanza di qualche centimetro, certamente non accettabile a questi livelli. C’è da sperare che il disegno indichi la palla dentro o fuori senza che sia una trasposizione esatta di quanto è realmente accaduto (mostrato invece dalle immagini molto rallentate) oppure di un errore. In ogni caso, immagini come questa creano solo dubbi sull’accuratezza della tecnologia, come sospettato da qualche giocatore.
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