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Djokovic si ferma: arrivederci al 2018

Stanco di trascinare il problema al gomito, Djokovic mette fine al suo 2017, per recuperare una volta per tutte. Esclusa l'ipotesi operazione, l'infortunio ha bisogno di tempo per guarire: per due mesi non toccherà racchetta, poi riprenderà ad allenarsi in vista del prossimo anno, sperando di imitare Federer. E conferma Agassi anche per il 2018.
Altro che rischio di saltare lo Us Open! Novak Djokovic salta tutto, chiude la sua stagione con il ritiro di Wimbledon e dà al mondo del tennis appuntamento al 2018. L’annuncio è arrivato intorno alle 14.15, da Belgrado, in una diretta su Facebook annunciata dal campione serbo in mattinata, che ha anticipato la conferenza stampa che “Nole” terrà con i media serbi. Le voci dei giorni scorsi avevano parlato del rischio di non vederlo in campo New York, ma l’ipotesi seguisse l'esempio di Roger Federer, decidendo di saltare a piedi pari la seconda parte dell’anno per ripresentarsi direttamente nella stagione successiva, sembrava piuttosto lontana. Invece sarà proprio così. “Dopo un mese e mezzo che trascino il problema al gomito, che negli ultimi due mesi è peggiorato ulteriormente, ho preso la decisione di non giocare alcun torneo nella restante parte della stagione”, ha spiegato il trentenne di Belgrado, con sullo sfondo i campi che per qualche anno hanno ospitato il torneo ATP della capitale serba. “Negli ultimi 12-15 mesi ho visitato vari medici specialisti, specialmente negli ultimi due in cui la situazione è andata sempre peggiorando, e tutti sono stati d’accordo sul fatto che ci sia bisogno di tempo e di riposo. Non c’è nulla che possa risolvere il problema nell’immediato, e bisogna solo permettere al gomito una riabilitazione naturale”. Il che significa che, per fortuna, Djokovic e il suo entourage hanno definitivamente scartato l’ipotesi dell’intervento chirurgico, che avrebbe allungato ulteriormente i tempi di recupero. Djokovic ha spiegato che si concentrerà immediatamente sulla riabilitazione, provando varie tecniche utili ad agevolare il recupero, e che non toccherà racchetta per almeno un paio di mesi.
COME FEDERER NEL 2016
Professionalmente – ha proseguito Novak – non è un momento facile per me, perché credo di non aver mai saltato un torneo del Grande Slam e di aver disputato almeno il 90% dei Masters 1000, ma provo a guardare il lato positivo. Nella vita tutto succede per un motivo, e proverò a utilizzare questo tempo libero nel miglior modo possibile insieme alla mia famiglia. Entro un mese e mezzo io e Jelena diventeremo nuovamente genitori, e ciò che posso dire è che cercherò di tornare in campo il più velocemente possibile. Per due mesi non toccherò racchetta, poi spero di poter iniziare ad allenarmi e ricostruire il mio gioco. Per me questa è una situazione nuova, perché nel corso della mia carriera non avevo mai avuto degli infortuni che mi tenessero lontano dal campo più di un mese al massimo, e voglio utilizzare questo tempo per dedicarmi anche ad alcuni aspetti del mio gioco sui quali non ho mai avuto veramente tempo di lavorare. Ora ce l’ho e voglio sfruttarlo, per lavorare in vista dei prossimi cinque anni o più. Voglio giocare a tennis ancora per tante stagioni”. Nel corso del videomessaggio Djokovic ha anche ringraziato Andre Agassi per il tempo che gli ha dedicato, spiegando di aver già avuto dal Kid di Las Vegas la disponibilità per lavorare insieme anche nella prossima stagione (“non vedo l’ora di tornare sui campi d’allenamento con lui e averlo nel mio box”), e poi ha detto grazie anche al suo staff e tutti i suoi tifosi. Di certo non si può dire che “Nole” non le stia provando tutte per tornare al top: dopo la scelta di rivoluzionare completamente il suo staff, ecco un’altra decisione forte, sulla falsariga di quella presa da Federer nel 2016. La differenza è che Roger aveva solamente qualche fastidio a schiena e ginocchio, mentre qui c’è un problema serio da risolvere, ma i benefici – spera “Nole” – potrebbero anche essere gli stessi.
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