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Marco Caldara
03 January 2018

Djokovic ci prova: Kooyong e Tie Break Tens per decidere

Arrivano finalmente buone notizie sul fronte Djokovic: tramite il suo sito ufficiale, l'ex numero uno del mondo ha annunciato la partecipazione al Kooyong Classic e confermato quella al Tie Break Tens. Giocherà entrambi gli eventi nello stesso giorno, mercoledì 10 gennaio, poi deciderà se disputare l'Australian Open. Buone nuove anche per Nadal.
Finalmente delle buone notizie. Gli ultimi aggiornamenti social dei top players pronti a tornare in gara dopo gli infortuni del 2017 non erano stati affatto positivi, con Nadal, Murray e Djokovic che hanno posticipato la data del rientro, facendo sorgere qualche dubbio sulla possibilità di vederli in gara in Australia. Tuttavia, se la presenza di Murray sembra sempre meno probabile, le scelte di Nadal e Djokovic hanno tranquillizzato i loro tifosi. Lo spagnolo è partito quest’oggi alla volta di Melbourne, e il 9 gennaio sarà in campo al Fast 4 di Sydney, e anche la situazione di Djokovic pare migliorata, come si legge nell’aggiornamento da lui postato sui social oggi intorno alle 19, che rimanda al suo sito ufficiale. A onor del vero il serbo non ha aggiornato i suoi tifosi sulla situazione del suo gomito, che l’ha obbligato a rinunciare sia all’esibizione di Abu Dhabi sia all’ATP 250 di Doha, ma evidentemente l’allarme sta iniziando a rientrare, visto che “Nole” ha ufficializzato la sua presenza sia al Kooyong Classic sia all’edizione 2018 del Tie Break Tens. “Novak si sta muovendo alla volta dell’Australia – si legge nel breve comunicato –, e al termine dei due eventi deciderà se partecipare o meno all’Australian Open”. La sua presenza al Tie Break Tens, in scena nella Margaret Court Arena nella serata di mercoledì 10 gennaio (con anche Nadal, Wawrinka, Kyrgios e Hewitt) era già stata annunciata da tempo, mentre la sua partecipazione al classico torneo di esibizione pre-Open (sarà la terza dopo 2010 e 2014, non la seconda come scritto nella nota) non era inizialmente prevista. Il campione di Belgrado renderà ancora più interessante un parco di giocatori che contava già su Thiem, Goffin, Cilic, Gasquet, Anderson e altri, sfruttando l’occasione per testare le sue condizioni in dei match “veri”, senza l’assillo di dover vincere ma comunque contro avversari di alto livello.
LA TEMPISTICA FA BEN SPERARE
​Curiosamente, sia l’esordio al Kooyong Lawn Tennis Club, sia la partecipazione al Tie Break Tens sono in programma nella stessa giornata. Vuol dire che al pomeriggio il serbo sarà in campo nell’impianto casa dell’Australian Open sino alla migrazione del 1988 nella sede attuale, mentre in serata giocherà nel vicino Melbourne Park, che dista appena una manciata di chilometri in linea d’aria. La scelta sembra curiosa, specie per un giocatore che deve far di tutto meno che sforzare troppo (e inutilmente) il gomito, ma non va dimenticato il format del Tie Break Tens, che prevede un solo tie-break a dieci punti per ogni incontro. Vuol dire che un match non dura più di 12-15 minuti. In attesa di saperne di più sulle condizioni di Djokovic, si può provare a interpretare la tempistica dell’annuncio del “sì” al Kooyong Classic, arrivato con ben sette giorni d’anticipo. Trattandosi di un semplice evento di esibizione, che i giocatori utilizzano solamente per mettere tennis nelle gambe e raccogliere qualche dollaro extra, il serbo poteva tranquillamente aspettare i prossimi giorni per ufficializzare la sua presenza, per non dover andare incontro a un possibile nuovo forfait della vigilia. L’averlo fatto con così largo anticipo sembra un segnale positivo, anche se il repentino cambio di situazione incontrato ad Abu Dhabi insegna che è presto per cantar vittoria. Fino a quando non sarà in campo per davvero, meglio andarci coi piedi di piombo. Per ora, è importante la notizia che ha deciso di riprovarci in Australia. Fra 7-8 giorni sapremo se lo farà anche nel torneo vero e proprio.
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