GRAN BRETAGNA, SUCCESSO RIMANDATO
“Ho grandi ricordi del torneo di Nottingham, sin da quando era una tappa ITF – ha detto la Barty, già vincitrice nel 2012 sia in singolare che in doppio – ho sempre giocato bene ed è emozionante lasciare di nuovo questo torneo con il trofeo in mano”. Prosegue la maledizione delle giocatrici britanniche nei tornei di casa: la Konta sperava di imitare Sue Barker, ultima a vincere un torneo WTA in Gran Bretagna (Brighton 1981, sul sintetico indoor). Per trovare l'ultimo successo sull'erba bisogna andare al 1975, quando Virginia Wade si impose a Eastbourne. Questo, ovviamente, limitandosi ai tornei WTA, perché è ben più noto il suo grande successo a Wimbledon 1977. A proposito di giocatrici britanniche, c'è stato un filo di commozione alla consegna del trofeo, poiché è stato intitolato a Elena Baltacha, prematuramente scomparsa qualche anno fa. “Johanna è la semifinalista in carica di Wimbledon e l'anno scorso era arrivata in finale anche qui, dunque si trova bene sull'erba – ha concluso la Barty – credo che vincere oggi sia stata la ciliegina sulla torta”. La soddisfazione di aver giocato un buon torneo, soprattutto dopo una stagione difficile, supera la delusione per la sconfitta. Infatti Johanna Konta ha detto di aver raccolto molti “segnali positivi” da questa settimana. Dovrà raccogliergli in questi giorni, poiché a Birmingham avrà un primo turno complicatissimo contro Petra Kvitova. A Nottingham è stato un vero festival australiano: oltre alla tappa WTA, si è giocato un ricco ATP Challenger vinto dal baby Alex De Minaur, classe 1999, che ha festeggiato nel migliore dei modi l'ingresso tra i top-100 certificato già lunedì scorso. In finale, ha superato in due set il redivivo Daniel Evans.
WTA NOTTINGHAM – Finale
Ashleigh Barty (AUS) b. Johanna Konta (GBR) 6-3 3-6 6-4