IMPROVVISO CALO FISICO
Negli ultimi mesi, la sua forma fisica ha avuto un calo improvviso. “Non ho cambiato routine e non ho nemmeno smesso di lavorare – ha ammesso – semplicemente, è successo. Forse avrei dovuto riconoscere questa situazione e provare a lavorarci con un preparatore atletico, ma non sono sicuro che avrebbe funzionato: in tanti anni di carriera ho fatto tante cose che hanno funzionato e che oggi non sono più sufficienti. Mi basta accettare che non puoi fare proprio tutto. A un certo punto, raggiungi un limite”. Lui ha fatto il possibile per arrivare a scoprire dove fosse, questo limite. Nel suo caso, evidentemente, era intorno ai 45 anni. Al Queen's ha cercato di bilanciare la sua età con la freschezza di Denis Shapovalov, classe 1999. Udite udite, 27 anni più giovane di lui. Il sorteggio non è stato amico e li ha visti soccombere contro Kontinen-Peers, una delle coppie più forti del tour. Se in passato ha avuto diversi compagni più o meno fissi (i più assidui sono stati Mark Knowles, Nenad Zimonjic e Max Mirnyi), oggi Nestor cambia partner praticamente ogni settimana, peraltro con scarsi risultati. Nel 2018 ha superato il primo turno soltanto cinque volte. A livello pratico, l'età gli ha fatto perdere qualcosa in termini di rotazione al servizio e di potenza nel gioco da fondo. “Sinceramente, faccio fatica a competere ogni settimana – dice Nestor – posso ancora giocare bene, ovviamente, ma una partita qua e là. Oggi sarebbe molto difficile vincere un torneo. Dal punto di vista del recupero atletico, sarebbe molto complicato giocare quattro o cinque giorni di fila”.