Prosegue la marcia di Novak Djokovic al Mutua Madrid Open. Magari non entusiasma, però ha fatto un buon passo avanti rispetto all'esordio contro Nicolas Almagro. Il serbo, numero 2 ATP, ha superato Feliciano Lopez col punteggio di 6-4 7-5 e si è assicurato un posto nei quarti, dove se la vedrà con Kei Nishikori. Sarà il 14esimo scontro diretto contro il giapponese, con un bilancio nettamente favorevole a Djokovic: Nole conduce 11-2 e ha vinto gli ultimi dieci scontri diretti, compresa la semifinale madrilena di dodici mesi fa. Le uniche vittorie di Nishikori sono arrivate sui campi duri: Basilea 2011 e Us Open 2014. Quella contro Lopez è stata una partita interessante, in cui lo spagnolo ha mantenuto le promesse della vigilia: prestare massima attenzione ai propri turni di servizio. Si è salvato sul 2-3, ma non ha potuto nulla sul 4-5, dove sul 40-40 ha commesso un grave errore di valutazione, pensando che Djokovic avesse fermato il punto su una palla dubbia. Poiché il gioco non era stato fermato, ha perso il punto e ha incassato l'unico break del parziale. Dall'alto dei suoi 35 anni, non si è disunito e ha mantenuto un buon rendimento al servizio, peraltro procurandosi una palla break nel primo game del secondo set. Non l'ha sfruttata, poi si è trovato 0-30 sul servizio di Djokovic sul 5-5. Niente da fare. Il serbo è poi stato molto bravo ad alzare il livello nell'ultimo game, brekkando a 15 e acciuffando un posto nei “Last Eight” di Madrid, dove peraltro è campione in carica.