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Marco Caldara
15 November 2018

Federer scaccia la paura e fa 15 semifinali

Per conquistare la semifinale delle ATP Finals gli bastava una manciata di game, ma Roger Federer non si è accontentato. Ha vendicato la sconfitta di Wimbledon contro Kevin Anderson, spuntandola in due set e chiudendo il Gruppo Hewitt al primo posto. Significa che ha enormi chance di evitare Djokovic nella semifinale di sabato pomeriggio.
Per conquistare l’ennesima semifinale delle ATP Finals gli bastavano appena una manciata di game, ma Roger Federer ha deciso di fare comunque le cose in grande. Un buon 50 per centro dell’opera l’ha fatta al pomeriggio Dominic Thiem, superando Kei Nishikori e togliendo al campione di Basilea l’obbligo di battere Kevin Anderson per conquistare la semifinale delle Nitto ATP Finals, ma un successo aveva comunque un grande valore. Significava chiudere il Gruppo Lleyton Hewitt al primo posto, evitare lo spauracchio Djokovic prima dell’eventuale finale, vendicare la dolorosissima sconfitta subita contro Anderson a Wimbledon e dare un tono interessante al suo torneo londinese, dopo un avvio da brividi. Quattro obiettivi che Roger ha centrato spuntandola per 6-4 6-3 sul sudafricano, in un match che ha ribadito come l’esordio terribile di domenica contro Nishikori sia stato solo un caso isolato. Federer si era ripreso già un paio di giorni dopo, e nella serata dell’O2 Arena ha continuato sulla strada giusta, risolvendo il discorso in appena 77 minuti di buon tennis. “Siamo abituati a perdere: si prende e si va avanti”, ha detto lo svizzero in conferenza stampa. “Da quel punto di vista non è stato difficile approcciare la partita di oggi: puntavo a giocare una gran partita, ma ero tranquillo. Mi sono detto ‘se ci riesco, bene. Altrimenti vorrà dire che non merito di passare il turno e va bene lo stesso’. Di certo sono contento di essere ancora in corsa”. Quella raccolta dal Federer è la quindicesima semifinale in sedici apparizioni al gran galà di fine anno: un risultato da brividi. In tutta la sua carriera si è fermato ai gironi solamente nel 2008, nell’ultima edizione giocata a Pechino, quando le sconfitte contro Andy Murray e Gilles Simon lo obbligarono a fare le valigie in anticipo.
FEDERER-ZVEREV LA “SEMI” PIÙ PROBABILE
La chiave della partita contro Anderson è stata la seconda parte del primo set, dal 3-3 in poi. Federer si è preso un primo break, l’ha restituito da 30-0, ma se n’è garantito immediatamente un secondo che l’ha portato sul 5-4, a servire per un posto in semifinale. È finito sotto 0-40, ma stavolta è riuscito a rialzare la testa e ha chiuso il set, togliendosi un grosso peso. Da quel momento è stato tutto più semplice, e dal 2-3 del secondo parziale lo svizzero ha vinto gli ultimi quattro game della partita. “Dopo il primo break – ha detto – ho avuto un brutto game di servizio, ma non mi sono lasciato prendere dalla frustrazione e ho continuato a provarci. Penso che oggi il mio atteggiamento sia stato buono, così come l’approccio alla partita. Ho provato a variare molto, e usare tanto lo slice di rovescio. Credo che nel complesso, da parte mia, sia stata un’ottima partita”. Federer ha anche detto che l’essersi trovato spalle al muro già dopo il primo incontro potrebbe avergli dato una mano, e il campo pare confermarlo, visto che dopo un esordio da dimenticare sono arrivate due vittorie convincenti e una semifinale meritata. “Ho lottato e me la sono conquistata. È stato un bel gruppo, con tanti giocatori dalle caratteristiche diverse. Sono contento di essere in semifinale”. Sulla carta, Federer sabato pomeriggio (giocherà la semifinale delle 15, è già ufficiale) potrà trovarsi di fronte uno qualsiasi dei giocatori del Gruppo Guga Kuerten, anche se ci sono buone probabilità che il suo prossimo avversario sia Alexander Zverev. Il tedesco è favorito contro Isner (ancora a secco), e un suo successo chiuderebbe definitivamente i conti già nel pomeriggio di domani, con Djokovic primo e “Sascha” secondo. L’unica possibilità di un Federer-Djokovic in semifinale è una sconfitta di Zverev con Isner seguita da un k.o. di “Nole” contro Cilic. Uno scenario decisamente improbabile.

NITTO ATP FINALS - Terza giornata Gruppo Lleyton Hewitt
Roger Federer (SUI) b. Kevin Anderson (RSA) 6-4 6-3
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