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Riccardo Bisti
30 August 2018

Niente più tennis “dal terzo anello di San Siro”

Molti spettatori non avevano gradito la posizione della telecamera principale sul nuovo Louis Armstrong: troppo in alto, lontana dai canonici standard. Hanno risolto spostandola più in basso, rinunciando a 16 posti in tribuna. Soddisfazione da parte di tutti, nessun danno economico per la USTA.

La nascita del nuovo Louis Armstrong Stadium aveva creato tanti entusiasmi: stadio bellissimo, capiente, moderno ma rispettoso della tradizione, peraltro con un buon numero di posti riservato a chi ha il biglietto “Ground”. Però, nella giornata inaugurale dello Us Open, molti si erano lamentati: la telecamera principale, quella da cui si segue lo scambio, era piazzata molto in alto. Troppo in alto. La prospettiva non era l'ideale, soprattutto per chi segue ore e ore di tennis in TV. Una pecca inammissibile per un torneo che incassa moltissimo dai diritti televisivi, e i cui orari sono spesso dettati da ESPN (CBS fino a qualche anno fa, che nel 2003 impose persino un ritardo nell'esecuzione dell'inno americano). Sui social network sono piovute lamentele di ogni genere, trasversali. Negli Stati Uniti (“Si vede il tennis da un elicottero, o magari da un dirigibile”), ma anche in Italia: qualcuno aveva scritto che sembrava di trovarsi nel terzo anello di San Siro. Le lamentele hanno convinto gli organizzatori a cambiare al volo. La soluzione è stata semplice: eliminare 16 posti nell'anello inferiore, in modo da collocare la telecamera in una posizione molto migliore. Se ne è iniziato a parlare già lunedì pomeriggio e la soluzione è arrivata in fretta: mercoledì mattina la nuova produzione era attiva.

16 POSTI IN MENO E TUTTI CONTENTI
“Non volevamo aspettare un anno, voleva fare questo cambiamento in tempo reale - ha detto Chris Widmaier, portavoce USTA – riteniamo che abbia avuto un effetto importante sulla prospettiva della TV e, a questo punto, siamo soddisfatti”. ESPN ha detto che la programmazione del campo, molto estesa (tre match diurni e due serali) ha obbligato a lavorare alla modifica in piena notte. I lavori sono iniziati a mezzanotte e mezza nella notte tra martedì e mercoledì, e sono durati circa quattro ore. “Fino a mercoledì mattina non siamo stati in grado di effettuare tutti gli aggiustamenti necessari, sia dal punto di vista tecnico che ingegneristico" ha detto al Wall Strett Journal Jamie Reynolds di ESPN. La buona notizia per il pubblico è che i 16 posti eliminati erano tra quelli per chi può accedere all'Armstrong con il biglietto “ground”, mentre quelli riservati non hanno subito alcuna modifica. A partire da ieri, dunque, la capienza ufficiale del campo è passata a 14.053 posti contro i 14.069 inizialmente dichiarati. Non ci saranno perdite di natura economica per la USTA, poiché il numero di biglietti ground in vendita resterà lo stesso: semplicemente, 16 persone in meno potranno usufruire dell'accesso all'Armstrong. Un dazio che si può pagare volentieri.

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