PAGAMENTI ARRETRATI
Senza possibilità di crescita, gli organizzatori avevano minacciato di abbandonare Key Biscayne alla scadenza dell'attuale contratto, nel 2024. Ma poi è entrato in scena Stephen Ross, proprietario dei Miami Dolphins: ha siglato un accordo con IMG per costruire un impianto da 53 milioni di dollari fuori dall'Hard Rock Stadium e organizzare il torneo. Nella giornata di martedì, il consiglio di Miami Dade ha approvato il progetto a larga maggioranza (10 voti favorevoli e 2 contrari), liberando IMG dagli obblighi con Crandon Park, ma subordinando il cambio all'accordo con i Miami Dolphins. La Contea dovrà contribuire con 1 milione di dollari all'anno, in virtù di un contratto siglato nel 2014 con i Dolphins (secondo il quale avrebbero dovuto elargire fino a 5 milioni ai Dolphins in cambio di grandi eventi presso l'Hard Rock Stadium). Tale promessa era figlia del maxi impegno di Ross, il quale ha totalmente ristrutturato lo stadio con interventi per 500 milioni di dollari. Tuttavia, all'ultimo momento, la Contea voleva modificare un dispositivo che stabiliva le spese del Miami Open per gli ultimi tornei. Solo nei giorni scorsi, infatti, l'ufficio del sindaco si è reso conto che i pagamenti sono indietro di parecchi anni, dunque voleva metterli in mano a un arbitrato anziché attenersi alla disposizione originale che fissava gli obblighi del torneo a 1,3 milioni. La faccenda ha creato più di una tensione in aula. Da parte sua, il sindaco Carlos Gimenez ha detto che i revisori dei conti non gli avevano consegnato il report delle ultime tre edizioni, e dunque il Miami Open potrebbe dover versare una cifra maggiore. A quel punto, voleva un nuovo accordo per affrontare i risultati economici delle ultime tre edizioni.