KYRGIOS: “NON È STATO COACHING”
Di ben altra opinione Kyrgios, che ha spiegato che sarebbe dispiaciuto se Lahyani venisse sanzionato per l’accaduto. “
Non si è trattato di coaching. Mi ha detto che non stavo dando una bella immagine di me stesso, ma lo sapevo anche da solo, e non è che stessi particolarmente ascoltando ciò che aveva da dirmi. Non mi ha aiutato. È successo sul 3-0, e poi sono andato sotto per 5-2. Potrei capire se da quel momento in poi avessi vinto sei game di fila, ma non è stato così. Non credo che Lahyani meriti una punizione. Mi era già successo qualcosa di simile, lo scorso anno a Shanghai e qualche giorno fa a Cincinnati. L’arbitro mi ha spiegato che non potevo andare avanti così, e la stessa cosa è successa qui”. Sulla questione si è espresso anche Federer, prossimo avversario di Kyrgios, che (stranamente: i big non lo fanno mai) ha preso una posizione chiara. “
Non è compito dell’arbitro scendere dalla sedia. Capisco quali fossero le sua intenzioni, ma doveva limitarsi a chiedere cosa non funzionasse, dalla sedia. Invece è stata una conversazione, è durata troppo. Una conversazione può aiutare a cambiare il proprio approccio mentale. Non credo che succederà di nuovo”.
A qualche ora dall’accaduto la USTA ha rilasciato un comunicato in cui ha spiegato i fatti. Si legge che Lahyani ha lasciato la sedia per assicurarsi di poter comunicare con Kyrgios, visto che durante il cambio campo c’era parecchio rumore. Gli ha chiesto se si sentisse male, ricordandogli della possibilità di chiedere l’intervento del medico, e gli ha fatto presente che se avesse continuato così, senza troppo impegno, sarebbe stato costretto a prendere provvedimenti. Nella nota, però, non c’è nessun accenno a un eventuale indagine in corso,
tanto che in una dichiarazione scritta successiva alla conferenza stampa Herbert ha detto di sentirsi trattato come uno stupido. Tuttavia, la questione non è affatto chiusa. È stato confermato che la stanno esaminando attentamente il direttore del torneo, il referee e il responsabile degli ufficiali di gara, per valutare se prendere provvedimenti.
Da una prima analisi dei fatti la possibilità sembra molto concreta.