UN SOLO ATTIMO DI PAURA
Difficile raccontare il 6-3 6-0 6-2 finale trascendendo dalla mera cronaca. Troppa emozione nelle gambe e nelle braccia di Andrey: serve male, risponde peggio ma è generoso nel cercare sempre il colpo risolutore, spesso andando fuori giri. Il pubblico sembra averlo adottato sin dall'inizio. Il suo nome scandito a gran voce sembra non infastidire più di tanto lo scozzese, che non riesce nemmeno ad infierire. L'unica vera preoccupazione per Andy, come detto, arriva sull'1 pari del terzo set. Lo scozzese perde gli appoggi durante uno scambio e si ritrova per terra. Le smorfie di dolore di Murray ammutoliscono la platea. Ivan Lendl, inquadrato in tribuna, pare non curarsene più del dovuto. Al contrario, Kim Sears sembra piuttosto preoccupata. Giunto al capezzale di Andy, il fisioterapista non deve nemmeno togliergli la scarpa. Giusto qualche movimento, per fugargli i dubbi che non c'è davvero nulla di compromesso. Siamo in prossimità del traguardo. Murray sbriga quel che rimane della pratica con un po' di sofferenza dipinta sul viso. Ma rincuorano le parole a fine partita: “Fa un po' male, ma non credo sia nulla di serio. Solo una piccola distorsione”. E poi parole gentili per il suo giovane avversario “Rublev tira forte, deve acquistare esperienza e forza”. Ora ci sarà Sam Querrey al terzo turno, l'artefice della più cocente sconfitta di Djokovic nel 2016. Chissà se basterà a insinuargli qualche dubbio.
AUSTRALIAN OPEN 2017 - Secondo turno uomini
Andy Murray (GBR) b. Andrey Rublev (RUS) 6-3 6-0 6-2