LA DIFESA DI SORANA, L'INDIGNAZIONE DI SERENA
Nastase è stato difeso indirettamente da Sorana Cirstea: dopo aver ammesso la superiorità tecnica della Konta, ha lamentato il fatto che l'avversaria abbia lasciato il campo. “Non so cosa abbia detto Ilie, ma lei si è messa a piangere e se n'è andata. Personalmente, in tutto il mondo ho ricevuto minacce ed epiteti di ogni genere, ma non ho mai pianto né sono uscita dal campo”. Secondo la Cirstea, i rumeni vengono insultati per il solo fatto di esserlo. “Però siamo forti, probabilmente più degli inglesi. La prossima volta mi metterò a piangere, e se sono in difficoltà in una partita posso abbandonare il campo...”. Va detto che la Romania ha comunque vinto: con Monica Niculescu in panchina, Halep e Begu hanno fissato il punteggio sul 3-1 e rispedito la Gran Bretagna nei gruppi zonali. Nastase è poi stato raggiunto telefonicamente da Associated Press, e ha rilanciato: “Vorrei sapere che espressione razzista ho utilizzato. Ok, ho perso la calma, ma la sanzione che mi hanno dato è folle”. Nastase ha poi aggiunto di essere stato escluso dal Royal Box di Wimbledon, anche se non sono arrivate conferme ufficiali. Non poteva mancare un commento di Serena Williams, tirata in ballo dall'affermazione di Nastase. “Sono molto delusa di vivere in una società in cui persone come Ilie Nastase possono fare commenti razzisti su di me e su un bambino non ancora nato” ha scritto su Instagram, dove peraltro ha aggiunto una serie di considerazioni personali, un po' retoriche, e ha ringraziato l'ITF per l'attenzione dedicata al caso. Nastase ha sicuramente sbagliato: fedele al suo personaggio, ha esagerato nell'esuberanza linguistica, ma forse il clamore attorno alla faccenda è un po' esagerato. La frase di venerdì era chiaramente una battuta, peraltro pronunciata pensando di non essere captato da orecchie e microfoni (grave ingenuità), mentre l'insulto del sabato è qualcosa di tristemente comune, al giorno d'oggi. Certo, uno nella sua posizione dovrebbe essere più cauto...