Di Fabrizio Salvi - Foto Getty Images
Rafael Nadal vince la finale contro Key Nishikori e sigla il nono successo a Barcellona, lo stesso numero di vittorie ottenute a Montecarlo e al Roland Garros.
Partita piacevole e intensa. Densa di significato per entrambi ma, come sempre se ti chiami Nadal, hai gli occhi di tutti puntati addosso. Riflettori di colpo riaccesi dopo la brillante vittoria monegasca.
Nel pomeriggio catalano Rafa non solo ha accettato lo scambio, ma ha confermato una ritrovata fiducia nel suo diritto e, ancor più importante, nel suo tennis in generale. E’ stato ostico Nishikori, sicuramente meno appariscente del suo avversario, ma risoluto e consapevole della sua forza. Gli scambi sono stati serrati e deve essere stato un bel sollievo per Nadal aver portato a casa il primo set con un nastro piuttosto amico, dopo aver saputo soffrire durante i suoi turni di servizio. Il 6 a 4 del primo set non ha scoraggiato il giapponese che ha continuato a tessere la sua tela. Dall’altra parte della rete il maiorchino ha corso allungandosi come nei suoi giorni migliori, pronto a colpire di diritto con un’incredibile precisione.
L’ultimo argine, o almeno così si pensava, eretto dal giapponese sembrava caduto quando Nadal ha ottenuto il 4 a 1. Il merito enorme di Nishikori è stato quello di rimanere attaccato alla partita prima di tutto con la testa, senza lasciarsi abbandonare alla tentazione del cedere. Una volta riagguantato il 4 pari al giapponese è però mancato un qualcosa per sopravanzare il maiorchino. Nadal chiude 7-5 il secondo set e torna a vincere a Barcellona a tre anni di distanza dall’ultima volta, raggiungendo Vilas a 49 vittorie sulla terra. Bentornato, ancora una volta.
La finale che non si è giocata è stata quella di Bucarest tra Fernando Verdasco, unico intruso tra i due descritti sopra negli ultimi undici anni, e Lucas Pouille. La pioggia non ha permesso ai due di scendere in campo, rimandando il verdetto a domani.
Nadal b. Nishikori 6-4 7-5
