28 January 2015

Nadal: "Rientro difficile, non sono ancora al top"

L'intervista di Rafa Nadal, che manca la semifinale cedendo il passo a Berdych con una prestazione in gran parte incolore ... di MONICA ZANELLI

Nadal: "rientro difficile, non sono ancora al top"

Traduzione di Monica Zanelli - Foto Ray Giubilo

 

- Oggi non ti sentivi in forma?

"No, mi sento bene, semplicemente non è stata la mia giornata. Non ho giocato con la giusta intensità e il giusto ritmo e il mio avversario ha giocato meglio di me".

 

- Pensi che sia dovuto anche al fatto di non aver giocato da molto tempo con un avversario così di alto livello?

"Probabilmente non è il giorno giusto per parlarne. Ne abbiamo parlato tanto prima del torneo, quasi ogni giorno, per cui oggi devo solo fare i complimenti al mio avversario e accettare la situazione. Nel terzo set ho giocato come dovevo, ma nei primi due non ero in fiducia, ho perso campo e giocato corto. Non puoi aspettarti di vincere dei match ai quarti di uno Slam se rendi le cose facili al tuo avversario. È ciò che ho fatto. Come ho detto quando sono arrivato qui, quando subisci un infortunio il rientro è difficile. Ci sono molti esempi nel mondo dello sport e io non faccio eccezione. Devo vedere gli aspetti positivi, come il fatto che senza essere al top sono riuscito ad arrivare ai quarti. Non è un brutto risultato arrivare fin qui con alle spalle solo cinque match in sette mesi. È solo l'inizio della stagione e voglio avere la possibilità di essere competitivo contro chiunque. Devo accettare ciò che accade e lavorare duro per ritornare ai massimi livelli. E quando dico "ritornare" non intendo vincere o perdere ma avere la fiducia in campo e sentire di poter competere contro tutti a pari condizioni".

 

- Pensi che se avessi vinto il terzo set sarebbe cambiato qualcosa?

"Il "se" non esiste nello sport. Non ho avuto la possibilità di giocare il quarto set, ho perso il terzo, punto. Non sono felice perché non ho lottato nel modo in cui volevo nei primi due set e questo non mi piace, ma ho fatto del mio meglio nel terzo. Ho avuto delle chance sul 4-4, alcuni break point. Nel tie break ero lì a lottare anche quando la situazione era complicata, ma lui ha giocato aggressivo e ha servito bene. Avere due set di vantaggio permette di giocare con più calma rispetto a quando sei uno a zero o uno pari. Fa una grande differenza".

 

- Pensi che Berdych abbia i numeri per andare avanti nel torneo?

"Non so dire se vincerà, ci sono molti giocatori che stanno facendo bene. Sicuramente Tomas sta giocando bene, è molto regolare e merita di essere qui. È nelle posizioni alte del ranking da molto tempo, è un grande professionista. Vedremo come andrà avanti il torneo. Ha resistito bene nel terzo set e ha giocato bene, è ovvio, ma la mia sensazione è che l'ho aiutato troppo nei primi due set".

 

- Quanto è difficile entrare in campo senza sapere cosa aspettarti da te stesso in ogni match?

"Non è una cosa nuova per me, non è la prima volta nella mia carriera che subisco un infortunio così come non è la prima volta che ho delle sensazioni negative al rientro. È normale. Contro Sela ho giocato bene due set e male nel terzo, il match contro Anderson è stato forse l'unico in cui il mio gioco è stato regolare dall'inizio alla fine. Contro un top player come Berdych non puoi avere alti e bassi, ma è una cosa che succede quando rientri da un infortunio e ti manca il ritmo".

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