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Riccardo Bisti
25 November 2016

N. 1 ATP: Djokovic fa i complimenti a...Kim Sears

Parlando della grande stagione di Murray, il serbo ha attribuito grandi meriti alla moglie dello scozzese, capace di non abbandonarlo nonostante abbia messo al mondo la loro prima figlia. “Ci ero passato con Jelena, so quanto sia difficile, forse ha fatto uno sforzo ancora maggiore rispetto a Andy”. Secondo i pettegolezzi, il suo 2016 non è stato altrettanto sereno.

La donna in questione si chiama Deepika Padukone, è una star di Bollywood e sarebbe una delle ragioni, forse la principale, delle difficoltà incontrate da Novak Djokovic nella seconda parte del 2016. Difficoltà che gli sono costate la leadership ATP. La foto pubblicata in agosto, in cui i due salivano su un taxi a Los Angeles, ha alimentato i più accesi pettegolezzi. Ovviamente il clan Djokovic non ha mai confermato, ma è impossibile non pensare alla faccenda nell'apprendere le ultime frasi di Nole: secondo il serbo, buona parte del merito del grande 2016 di Andy Murray è da riconoscere a Kim Sears, inseparabile compagna da ormai parecchi anni, salvo un break di qualche mese ormai piuttosto datato: la leggenda raccontava che Kim si fosse stufata delle ore trascorse da Andy a giocare alla Playstation. I due sono tornati insieme, si sono sposati e hanno messo al mondo una bambina in febbraio. Tra l'altro, Murray era disposto a mollare l'Australian Open se il parto fosse stato imminente (non è stato necessario, poiché Sophia Olivia è nata in febbraio).

GLI SFORZI DI KIM
“Lasciamo che Andy si goda i suoi successi per un po' – ha detto Djokovic – e lo stesso devono fare il suo team e sua moglie. Anche lei merita i complimenti, ragazzi: quest'anno è diventata madre, eppure ha girato in tutto il mondo. Io ci sono già passato con mia moglie, Jelena, e ho visto cosa succede quando torni a casa e hai un bambino. Per questo, Kim merita i complimenti. Forse ha fatto uno sforzo ancora maggiore di Andy”. Djokovic e Murray sono nati a pochi giorni di distanza, si conoscono sin dai tempi delle gare giovanili e ancora oggi hanno un buon rapporto. “Quest'anno abbiamo parlato parecchio, anche perché lui è diventato padre per la prima volta – continua Djokovic – abbiamo discusso delle difficoltà nel mantenere un buon equilibrio nella nostra vita, tra famiglia, viaggi, lavoro e tutto il resto. Non è sempre facile, specie quando giochi grandi partite con molto denaro in palio, ma ce la siamo sempre cavata bene”. Djokovic ha poi aggiunto che entrambi conoscono da tempo le loro attuali mogli, da quando avevano 18-19 anni. Tutto giusto, ma il 2016 ha segnato un certa differenza: se per Murray la famiglia è stata una forza, forse a Djokovic non è andato tutto per il verso giusto. Al di là dei pettegolezzi, destinati a rimanere tali.

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