"VOGLIO GIOCARE ANCORA PER QUALCHE ANNO"
Murray sostiene di aver effettuato progressi importanti nell'ultimo mese, dopo che i precedenti 10-11 gli avevano dato più preoccupazioni che sollievo. E allora, visto che giocare avrebbe aumentato le preoccupazioni, ha scelto di alzare bandiera bianca. Dovrebbe tornare a giocare a fine luglio, presso il Citi Open di Washington, ATP 500 che precede i due Masters 1000 di Toronto e Cincinnati. Per lui sarà strano saltare Wimbledon, ma non ha nessun rimpianto. “Avevo bisogno di tornare in campo per vedere come si sentiva il mio corpo – ha detto – sento che l'erba è la superficie ideale per il mio fisico e i punti sono relativamente brevi. Le ultime due settimane sono state molto positive. Non ho preso decisioni al Queen's, ho solo deciso di ragionare giorno per giorno". Nessun rimpianto su quello che ha fatto: “Mi sono allenato il più possibile, nel rispetto di quello che mi hanno detto i professionisti che mi circondano”. I sostenitori dello scozzese, tuttavia, possono tirare un sospiro di sollievo: se ha adottato una scelta così conservativa, significa che vede il ritiro ancora piuttosto lontano. Se avesse avuto la sensazione che l'anno prossimo non sarebbe più stato in grado di giocare, avrebbe fatto scelte diverse. “Sarei sceso in campo per divertirmi e giocare il mio ultimo Wimbledon. Ma voglio giocare ancora per un paio d'anni e spero di tornare a competere al top di questo sport. È una cosa che devo tenere bene in mente quando prendo decisioni di questo tipo”. Con il forfait di Murray, le aspettative dei britannici – almeno nel torneo maschile – ricadono tutte su Kyle Edmund, numero 18 ATP. Molte pressioni saranno su di lui: è qualcosa a cui dovrà abituarsi. Murray non è eterno.