"DEVE TORNARE PIÙ FORTE DI PRIMA"
“Mou” ha poi spiegato che l'americana è tornata troppo presto. Ha scelto di giocare nella primavera americana perché le mancava troppo la competizione, anche se era decisamente lontana dal 100%. “Però è stata una buona esperienza, perché le ha fatto capire tutto il lavoro che avrebbe dovuto svolgere per essere davvero pronta”. Un altro aspetto importante è l'umore. In Costa Azzurra c'è una Williams entusiasta, motivata e che sta svolgendo un lavoro di qualità. “L'obiettivo è che torni più forte di prima” dice Mouratoglou. Nata il 26 settembre 1981, ha la stessa età di Roger Federer, ma il suo fisico ha incontrato difficoltà ben maggiori rispetto allo svizzero, oltre ad avere una struttura ben più complicata da gestire. È chiaro che non sia stata troppo professionale nella gestione della sua carriera, almeno fino a quando si è affidata a Mouratoglou. Correva l'anno 2012, aveva perso per la prima volta all'esordio in uno Slam, e si trovò davanti a un bivio. Ha scelto la strada giusta. “Ho preparato Serena per tornare al gioco – dice Mouratoglou, parlando di quest'ultimo comeback – prima in modo generale, su tutti gli aspetti che un professionista deve conoscere: fisici, tecnici e tattici. Poi abbiamo fatto una preparazione specifica per il Roland Garros: in sintesi, utilizzare le rotazioni, scivolare bene sulla terra e cercare gli angoli”. Sarà il suo ritorno in uno Slam dopo un anno e mezzo pieno di belle emozioni, ma anche con qualche spavento. “Credo che all'inizio sarà un po' stressata, ma allo stesso tempo esaltata. Giocare eventi come questo è la ragione che l'ha spinta a lavorare così duramente”. È opportuno ricordare che Serena ha vinto 23 Slam ed è a una sola lunghezza dal record di Margaret Court. Fermarsi a un passo dal traguardo sarebbe stato un peccato. Nell'immediato, dovremo capire se le parole di Mouratoglou troveranno riscontro nei fatti. Da abile stratega, chissà che non le abbia pronunciate per ragioni tattiche....