I fatti hanno dato ragione a Patrick Mouratoglou. E allora, il mitico coach francese – con una certa eleganza – ha illustrato la sua filosofia di coaching utilizzando Marcos Baghdatis come paradigma del giocatore ambizioso, “ma fino a un certo punto”. I quattro minuti che potete vedere qui sotto hanno un forte sapore motivazionale: tuttavia, esiste un retroscena più complesso. Marcos Baghdatis è nato a Cipro da un padre libanese (si era trasferito perché aveva un negozio di abbigliamento a Limassol) e mamma di origine greca. Non amava il tennis, ma aveva un grande talento. Nel 1999, dopo una serie di ammiccamenti, ottenne una borsa di studio che gli permise di trasferirsi presso l'Accademia di Mouratoglou, che all'epoca si trovava a Montreuil, poco fuori Parigi (la sede attuale si trova in Costa Azzurra, a due passi da Antibes). In quel momento, la figura di Mouratoglou rappresentava il "nemico" tennis e dunque il rapporto tra i due non è sempre stato idilliaco. Nel 2005, il cipriota è arrivato tra i top-100 ATP e si ritenne appagato, poiché aveva soddisfatto i desideri paterni. Ma nel 2006, un po' a sorpresa, colse una straordinaria finale all'Australian Open, accompagnata dalla semifinale a Wimbledon e un posto tra i top-10 ATP. Qualche tempo dopo, la collaborazione con Mouratoglou sarebbe terminata. “Quando conosco un giocatore, la mia idea è avere un approccio globale – spiega l'attuale coach di Serena Williams – per avere successo, devi iniziare pensando di non sapere niente. Hai davanti un libro di pagine bianche, tutte da riempire. Devi capire chi è, cosa pensa, come vive il tennis e che tipo di motivazione ha. Inoltre, è importante valutare le persone che gli stanno accanto: c'è chi ha un'influenza positiva e chi ce l'ha negativa. Senza fretta, devi prenderti tutto il tempo per comprendere la situazione complessiva. All'inizio non puoi sapere cosa devi fare, ma devi sforzarti di capire perché occupa quella posizione in classifica, valutare i suoi punti di forza, le sue debolezze e il suo comportamento. Una volta che hai tutte le informazioni, puoi iniziare a lavorare”.