Curiosamente, il Monte Carlo Country Club si trova in territorio francese. Ai tanti spettatori italiani che ogni anno lo prendono d'assalto, tuttavia, poco importa. Gli organizzatori lo sanno, ed è per questo che – da moltissimi anni – il Monte Carlo Rolex Masters guarda deciso all'Italia. D'altra parte, quest'anno circa il 33% degli spettatori sono arrivati dall'Italia. E non stupisce che ogni anno ci sia una data tutta italiana per la presentazione dell'evento. È stata la sede milanese di Sergio Tacchini, nella tarda mattinata di giovedì, a ospitare il primo atto della prossima edizione, prevista dal 13 al 21 aprile 2019. Come sempre, a fare gli onori di casa, c'era il direttore del torneo Zeljko Franulovic. Le sue qualità sono innegabili: nonostante sia l'unico Masters 1000 non obbligatorio per i top-player, Monte Carlo conserva un fascino ineguagliabile e attira moltissimi campioni. Ed è un torneo in salute: nel 2018, 136.671 spettatori hanno affollato i vialetti del Country Club. Non è il torneo con più spettatori (anche se ne raccoglie più di Shanghai), ma sono opportune alcune precisazioni. Intanto è l'unico Masters 1000 a non avere sessioni serali, scelta effettuata soprattutto per ragioni climatiche e logistiche. Inoltre non può contare della spinta propulsiva dell'evento combined (come hanno cinque Masters 1000 su nove). Ma il Monte Carlo Country Club, si sa, non ha bisogno di sbandierare chissà quali numeri. Bastano la bellezza del club, il gradimento del pubblico e conti in perfetto ordine: il torneo, infatti, chiude in attivo. Per questo, può permettersi più o meno ogni anno migliorie strutturali. Nel 2019, gli oltre 300 giornalisti accreditati (nel 2018 sono stati 316, in rappresentanza di 19 Paesi) troveranno nuove strutture per la produzione TV, nonché una nuova sala per le interviste.