Minaccia Wozniacki: “Potrei boicottare Miami”

Furiosa per il comportamento del pubblico durante il suo match contro Monica Puig, la danese sta pensando di non giocare più il Miami Open, che peraltro l'anno prossimo cambierà sede. “La gente ha minacciato la mia famiglia e il torneo non ha preso posizione. Sono delusa da James Blake, specie dopo quello che ha passato”.

In una giornata senza particolari emozioni al Country Club, le frasi più interessanti le ha pronunciate... una donna. Se il Rolex Monte Carlo Masters è un torneo maschile (e resterà tale, vista la carenza di strutture che preclude l'organizzazione di un combined), il Principato è la residenza di diverse giocatrici. Tra loro Caroline Wozniacki, numero 2 WTA e recente vincitrice dell'Australian Open. Manca ancora parecchio alla prossima edizione del Miami Open (che peraltro si giocherà nella nuova sede dell'Hard Rock Stadium), ma la danese sta pensando di boicottarlo. Motivo? Il trattamento ricevuto dal suo clan e dai membri della sua famiglia durante la sconfitta contro Monica Puig. Parlando con i giornalisti a Monte Carlo, Caroline ha detto di non aver dormito per una settimana dopo il match, in cui la gente era apertamente schierata per la Puig. A suo dire, il pubblico (composto prevalentemente da ispanici) ha insultato pesantemente i suoi genitori, il fidanzato David Lee e i suoi nipoti. “Ho dormito orribilmente per almeno 4-5 giorni – ha detto la Wozniacki – non ero a mio agio, mi sono sentita davvero male. Avevo una brutta sensazione allo stomaco. David era con me e mi diceva che non va bene. Non è questa la ragione per cui giochiamo a tennis”. Caroline ha poi argomentato la sua delusione. “Il tennis è noto per essere un grande sport, per famiglie, per persone di tutte le età. Uno sport con grande tradizione e un pubblico fantastico. Ma l'esperienza che ho vissuto a Miami è stata orribile e spero di non viverla mai più. Ho giocato contro Jelena Dokic in Australia quando fece un grande exploit: persi, ma il pubblico è stato fantastico. Ovviamente facevano il tifo per lei, ma è stato divertente perché sono stati molto rispettosi. È così che dovrebbe essere. Invece vedere i nipoti di David in lacrime dopo la partita, e spiegare loro che non è normale e non è così che la gente dovrebbe comportarsi, non è stata una bella sensazione. Devo capire se l'anno prossimo andrò a giocare a Miami. Non ho ancora preso una decisione in merito”.

“JAMES BLAKE MI HA DELUSO”
La delusione della Wozniacki è amplificata dalla mancata reazione di James Blake, neo direttore del torneo. Dopo il match, Caroline aveva reso noto l'accaduto con un post su Twitter, in cui chiedeva al torneo di “prendere sul serio” il problema. La replica di James Blake fu fredda, quasi impersonale. Diffuse un comunicato in cui spiegava che gli addetti alla sicurezza e gli ufficiali di gara non si erano accorti, nè avevano ricevuto segnalazioni, di nessun tipo di minaccia rivolta alle giocatrici e alle loro famiglie. La mancanza di empatia di Blake ha deluso la Wozniacki, anche in virtù del passato dell'americano. Senza ricordare l'episodio di (presunto) razzismo di anni fa allo Us Open, quando Lleyton Hewitt protestò con l'arbitro facendogli notare che c'era “qualcosa in comune” tra Blake e un giudice di linea di colore, tre anni fa fu protagonista di una brutale aggressione fuori da un hotel di Manhattan. Stava aspettando un veicolo ufficiale del torneo per recarsi a Flushing Meadows, quando fu brutalmente aggredito e immobilizzato da un poliziotto, James Frascatore, che lo aveva scambiato per un membro di un'associazione criminale che operava nel settore delle frodi informatiche. L'episodio ha scatenato vivaci polemiche, con Blake molto attivo nel ruolo di difensore dei diritti civili. Ha rinunciato a fare causa alla città di New York in cambio della nascita di un supporto legale per le persone che subiscono abusi dalla polizia. E ci rimase molto male quando le forze dell'ordine – trincerandosi dietro ai regolamenti interni – non hanno reso nota la sanzione disciplinare per Frascatore. “Il modo in cui ha gestito questa faccenda a Miami non è stato positivo – ha detto la Wozniacki – James ha vissuto certe cose in prima persona e pensavo che avesse preso una posizione, invece non l'ha fatto. Io ho provato a dimenticare la faccenda, ma penso che sia importante parlarne perché quello che è successo non va bene”.

FREDDEZZA WOZNIACKI-IMG
La Wozniacki può avere ragione sul principio, ma le sue lamentele possono essere interpretate maliziosamente, ovvero inserite nel contesto di una diatriba con IMG, il colosso di management che è anche proprietario del Miami Open. Lo scorso anno, la Wozniacki fu particolarmente critica con i privilegi ricevuti da Maria Sharapova (atleta di punta IMG) in occasione del suo rientro. Come altre colleghe, la danese si lamentò delle tante wild card destinate a una collega sospesa quindici mesi per doping. In cambio, ricevette una pesante replica di Max Eisenbud, uomo IMG e manager della Sharapova. A Monte Carlo, i giornalisti hanno fatto presente alla Wozniacki che il comunicato di Blake arrivava dall'orbita IMG. “Questo ha senso – ha replicato – ovviamente la cosa mi ha un po' turbato perché non ho avuto la sensazione che avesse il sostegno dei giocatori, ma soltanto la pretesa che tutto fosse perfetto. Dovrò prendere una decisione per l'anno prossimo”. Dovesse dare concretezza ai suoi pruriti, la Wozniacki farebbe qualcosa di simile a quanto fatto dalle sorelle Williams con Indian Wells, torneo boicottato per una quindicina d'anni a causa del comportamento del pubblico americano nel 2001. Per quanto Forbes abbia definito la Wozniacki “l'atleta donna più influente al mondo”, non crediamo che una sua eventuale assenza condizioni più di tanto un torneo che l'anno prossimo promette di essere una festa in virtù della nuova sede. In un articolo uscito sul Telegraph, Simon Briggs ipotizza che James Blake potrebbe anche pentirsi di non aver preso posizione se davvero dovesse perdere la Wozniacki. Detto che l'ex top-5 ATP ha undici mesi di tempo per prendere contatto con lei e tentare un riavvicinamento, non crediamo che sia così. E soprattutto non ci pare che durante Wozniacki-Puig siano successe cose troppo gravi. Le immagini filtrate dalla TV non hanno evidenziato niente di particolare, se non un rumoroso tifo a favore per la Puig, portoricana che ha vissuto a lungo a Miami. Il tennis ha vissuto situazioni ben peggiori di questa, in Coppa Davis ma non solo. Per quanto comprensibile, lo sfogo della Wozniacki sembra esagerato. Il caso del giorno è nato a margine della presentazione di una app di fitness, denominata Lympo, di cui la Wozniacki è testimonial. Si tratta di un'applicazione che stimola l'attività fisica in cambio di ricompense. Messa in archivio la parentesi di Miami, tornerà a giocare la prossima settimana al WTA International di Istanbul, prima tappa di preparazione al Roland Garros, unico Slam in cui non ha ancora superato i quarti.

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