ORGANIZZAZIONE TEDESCA
Tuttavia, ha compiuto un grave passo indietro a febbraio, al Challenger di San Francisco. Opposto a Miomir Kecmanovic, dopo due set combattuti, ha giocato male i primi punti del terzo e si è totalmente disunito, creando una viva confusione tattica. Weiner gli ha mostrato il video dell'incontro. “Convincerlo ad essere più aggressivo è stato un processo lungo e difficile – dice Weiner – ma ha solo 20 anni. Se tutti capissero certe cose alla sua età, sarebbero già top-20. Alcuni lo hanno fatto, come Hewitt e Nadal. Alcuni sono più avanti di testa, altri di fisico”. Sul piano atletico, Mmoh non ha certo problemi. A volte sembra un giocatore di football americano prestato al tennis, con un fisico possente che è il frutto di un'affascinante incrocio di razze. Al suo team si è aggiunto un nuovo elemento, il tedesco Alexander Waske, ex ottimo giocatore di doppio (è stato numero 16 nel ranking di specialità), che peraltro gestisce un'accademia in Germania. Gli sta insegnando ad essere più professionale e maturo tatticamente, consentendo a Weiner di trascorrere più tempo a casa, in Florida. Da buon tedesco, Waske si considera “puntuale, organizzato e disciplinato”. Proprio quello che serve a Mmoh, i cui atteggiamenti sono talmente naif da sembrare ingenui. Per intenderci, fino a pochi mesi fa non aveva idea che è buona cosa aver digerito la colazione prima di svolgere un allenamento o giocare una partita. Gli capitava di mangiare tre uova strapazzate e pane tostato dieci minuti prima di scendere in campo. Con Waske sta più attento e lascia passare almeno un'ora prima di effettuare qualsiasi attività. Noi potremmo vederlo a Milano, per le Next Gen ATP Finals. Si qualificano i primi sette della “Race to Milan”, classifica che considera i risultati stagionali dei ragazzi nati dopo il 1 gennaio 1997. Attualmente Mmoh è nono, a 147 punti dalla settima posizione di Andrey Rublev (finalista in carica). Per riuscirci, basta Challenger: giocherà a Stoccolma, Vienna e Parigi Bercy. “Mi piacerebbe farcela” ha tagliato corto. Non sarà facile azzerare questo svantaggio, ma dalla sua c'è l'età: se anche non dovesse riuscirci quest'anno, potrà riprovarci nel 2019. Quando testa e fisico saranno ancora più allineati.