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Redazione
30 March 2017

Miami e dintorni, da Federer a Torino...a Bahamonde

Riflessioni a 360 gradi nel nostro appuntamento audio: non solo Miami e i segreti di Roger Federer, ma anche i tabelloni a 96, il possibile spostamento del Miami Open, il coaching in campo, il grunting non più bandito dalla WTA, la finale di Davis a Torino e tanto spazio alle vostre domande.


PRIMO BLOCCO – Indian Wells non gli è bastato: Roger Federer continua ad essere il personaggio del momento ed è in buona posizione per chiudere l'anno al numero 1 ATP. “Credo che quest'anno possano bastare 10.000 punti – dice Jacopo Lo Monacose non ha infortuni, soltanto una perdita di fiducia potrebbe fargli avere un netto calo di risultati”. Roger ha migliorato la sua percentuale di trasformazione delle palle break: “Non mi stupisce perché la risposta funziona meglio, è più deciso, anche se le statistiche andrebbero riviste: il dato che conta è il numero di game in cui si è arrivati a palla break”. Riflessioni sui tabelloni a 96 giocatori, che portano via molto spazio in calendario e offrono prime giornate poco interessanti. “Un Masters 1000 da dieci giorni mi sta bene – dice Jacopo – però vorrei i tabelloni a 64 per tutti, in modo da confrontarli”. Ma non è che Indian Wells e Miami occupano troppo spazio in calendario? Il tabellone femminile di Miami: Kerber in ripresa, Venus brava ma un po' “attrice”, la ripresa della Halep: “Che però non vincerà mai uno Slam perché, a parità di massimo rendimento, ci sono giocatrici più forti di lei. Stesso discorso per Wozniacki e Radwanska”. Mirjana Lucic-Baroni può pensare di qualificarsi per le WTA Finals? Il possibile spostamento del Miami Open in un'altra sede e un'analisi delle sue attuali strutture, confrontate con quelle degli altri Masters 1000.

SECONDO BLOCCO – Il presidente WTA Steve Simon ha parlato di coaching e grunting. “Il coaching a favore di microfono e telecamere mi piace – dice Jacopo – è interessante perché trovi sfumature interessanti che permettono di capire com'è il rapporto tra coach e giocatrice. Sinceramente non credo che la privacy sia troppo violata”. Il nostro super-esperto non ama troppo il grunting, perché svantaggia chi lo subisce. La WTA non prenderà particolari provvedimenti contro le urlatrici, anche se secondo Jacopo sono sempre più o meno le stesse. Tra le attuali top-10, soltanto due (Cibulkova e Kuznetsova) strillano un po' troppo, ma non bisogna dimenticare Azarenka e Sharapova. “Quando l'avversaria grugnisce, sembra che arrivi una pallata...”. La Davis dovrebbe cambiare formula nel 2018, con Final Four unica per uomini e donne: tra le città candidate c'è Torino e il suo Pala Alpitour. A chiudere, una lunga carrellata con le vostre domande.
- Il 2017 sarà la più bella e interessante tra le ultime stagioni?
- Kim Clijsters avrebbe potuto fare di più?
- Come si può interpretare il ritiro di Justine Henin nel 2008?
- Chi saranno le protagoniste sulla terra battuta?
- Che fare con il coaching? E' giusto concederlo o i giocatori dovrebbero cavarsela da soli?
- Quello di oggi è il miglior Federer di sempre?
- Ha senso far crescere i tornei e gli impianti, se poi manca il pubblico?
- Riflessioni sparse sulla crisi del tennis italiano, anche a livello giovanile.

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