Marco Caldara
17 April 2018

L'Italia riscopre il fascino di Monte Carlo

Era dal 2012 che l'Italia non portava tre giocatori al secondo turno del Masters 1000 di Monte Carlo. Dopo il bel successo di Cecchinato arrivano anche le vittorie di Fognini e soprattutto di Seppi, che si prende la rivincita contro Kyle Edmund, suo giustiziere all'ultimo Australian Open. Come se non bastasse, sia Fabio sia Andreas sono favoriti per un posto agli ottavi.
È iniziata bene, ed è finita anche meglio. Al Monte Carlo Country Club doveva essere una giornata tricolore dal punto di vista numerico, con in campo Marco Cecchinato, Fabio Fognini e Andreas Seppi, ma lo è diventata anche nelle vittorie, visto che tutti e tre hanno acciuffato con merito un posto al secondo turno del primo Masters 1000 “rosso” della stagione. Dopo la bella vittoria di Cecchinato in apertura di giornata, ad accendere i tantissimi italiani che ogni anno frequentano il torneo del Principato ci ha pensato Fabio Fognini, che sul Campo dei Principi ha raccolto un buon successo contro il qualificato Ilya Ivashka, numero 122 del mondo. Il 24enne bielorusso è in netta ascesa, quest’anno ha già vinto quattro partite nel Tour e c’è da stare certi che fra i primi 100 metterà piede presto, ma la terra battuta non sarà mai la sua superficie. Un dettaglio che Fognini – sceso in campo con un 17 stampato sulla schiena, dovuto all’anno di nascita del figlio Federico – ha sfruttato bene, spuntandola per 6-4 7-5 malgrado un tennis che funzionato a intermittenza. Tuttavia, anche quando il numero uno azzurro si è lasciato recuperare due volte un break di vantaggio nel primo set, o è addirittura finito sotto per 5-2 nel secondo, l’impressione era che avesse comunque le cose sotto controllo. Una sensazione confermata quando il punteggio l’ha messo spalle al muro. Dopo aver battibeccato con uno spettatore, invitandolo a scendere in campo al suo posto, Fabio ci ha messo l’attenzione necessaria per non finire al terzo set e ha alzato l’intensità del suo tennis, ha ridotto gli errori e allungato gli scambi. Un cambio di passo che Ivashka non è riuscito a reggere, finendo per cedere cinque game di fila e anche il match, dopo 1 ora e 26 minuti.
PIÙ A CASA NEL PRINCIPATO CHE A ROMA
Indipendentemente dal valore dell’avversario, per Fognini si tratta di una vittoria importante: del suo rapporto col Rolex Monte-Carlo Masters si ricorda sempre la semifinale del 2013, quando batté due top-10 e si guadagnò per la prima volta in carriera un posto nella top-30, ma da allora nel Principato aveva vinto appena tre incontri, raccogliendo due eliminazioni all’esordio fra 2016 e 2017. Stavolta, tutelato dalla tredicesima testa di serie, può puntare a fare bene, in un torneo al quale tiene particolarmente. Davanti ai giornalisti ha detto di sentirsi più a casa a Monte Carlo che a Roma, ed effettivamente dal punto di vista strettamente geografico non c’è paragone: dalla sua Arma di Taggia la cittadina di Roquebrune-Cap-Martin (che ospita il Country Club) dista appena tre quarti d’ora di auto, e sugli spalti del torneo ci sono sempre un sacco di suoi famigliari e conoscenti. Un aiuto in più da provare a sfruttare per andare il più lontano possibile. Al secondo turno per il ligure ci sarà il tedesco Jan-Lennard Struff, numero 61 ATP, passato agevolmente contro il giapponese Sugita. “Serve molto bene e ha dei fondamentali potenti – ha detto Fognini davanti ai giornalisti –, quindi lasciare il gioco nelle sue mani può diventare un problema. Una volta l’ho battuto (quattro anni fa a Monaco di Baviera, per 6-3 6-1), ma è passato tanto tempo. Da allora è cresciuto, e quest’anno sta giocando molto bene anche in doppio. È un avversario pericoloso”.
OTTIMO SEPPI: BATTUTO EDMUND
A completare il tris tricolore, che a Monte Carlo mancava da ben sei anni, è stato Andreas Seppi, vincitore di un match tutt’altro che banale contro il britannico Kyle Edmund, reduce dalla finale persa domenica al Grand Prix Hassan II di Marrakech. Seppi, passato con due buone vittorie dalle qualificazioni, l’ha spuntata per 6-3 5-7 6-2, prendendosi la rivincita dell’ottavo di finale dell’ultimo Australian Open, che gli era costato per l’ennesima volta lo stop a un passo dai quarti Slam. A Melbourne era riuscito a conquistare il primo set ma poi la pesantezza di palla di Edmund (specialmente col diritto) aveva fatto la differenza, mentre sulla terra del piccolo Court 9 l’altoatesino è stato bravo a sfruttare le difficoltà dell’avversario, evidentemente segnato dalla cavalcata della scorsa settimana, sia nel fisico sia moralmente, visto il doppio 6-2 rimediato in una finale giocata da favorito. Dopo un brutto primo set, tuttavia, Edmund ha giocato meglio il secondo, cedendo appena quattro punti al servizio e riuscendo dopo vari tentativi andati a vuoto a strappare la battuta a Seppi nell’ultima occasione utile, e arrivare al terzo con l’inerzia dalla propria parte. Tuttavia, col passare dei minuti il suo tennis è andato gradualmente calando, mentre Andreas ha continuato a crescere, giocando un ottimo terzo set. Ha mancato tre palle-break nel primo game, ma dopo averne cancellata una (importantissima) nel secondo ha allungato nel terzo, non lasciandosi più riprendere e prendendosi un successo che vale doppio. Il forfait di Pablo Carreno Busta, infatti, ha fatto entrare nel main draw il lucky loser Guillermo Garcia Lopez, battuto da Cecchinato al turno decisivo delle qualificazioni. Sarà lui l’avversario di Seppi: una bella chance per tornare a vincere due partite nello stesso Masters 1000. Risultato che al 34enne di Caldaro manca da esattamente quattro anni.

MASTERS 1000 MONTE CARLO – Primo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Ilya Ivashka (BLR) 6-4 7-5
Andreas Seppi (ITA) b. Kyle Edmund (GBR) 6-3 5-7 6-2
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