Marco Caldara
19 April 2018

Seppi, un set d'autore non è sufficiente

Termina agli ottavi di finale il Masters 1000 di Monte Carlo di Andreas Seppi. L'azzurro raddrizza con un gran secondo set una partita iniziata male contro Kei Nishikori, ma il giapponese ha la meglio al terzo. Tuttavia, dopo lo stop di quasi due mesi Andreas sembra ripartito subito bene. Può fare discreti passi avanti in classifica.
Nel tennis conta solo il punteggio, ma a volte la verità la dicono le impressioni. Per esempio, mentre sul Campo dei Principi Andreas Seppi perdeva il primo set in appena 25 minuti contro Kei Nishikori, la fluidità con cui la palla usciva dalla sua Pro Kennex non parlava affatto di una delle classiche giornate da dimenticare. Anzi, raccontava tutta un’altra storia. Il problema è che la palla-break nel primo game era sfumata, il giapponese – un altro dei tanti sulla via del ritorno – è sceso in campo in modalità Play Station, e gli è bastato vedere uno spiraglio per sfondare il muro, vincere quasi tutti gli scambi da fondo e obbligare l’azzurro a inventarsi qualcosa. Ma alla fine la sensazione che potesse esserci partita ha prevalso sulla regola del punteggio, e anche se il posto ai quarti di finale se l’è preso comunque il giapponese, l’ultimo match del giovedì del Country Club è finito con un dignitoso 6-0 2-6 6-3. Ha vinto il più forte, ma Seppi l’ha fatto sudare tirando fuori dal cilindro un secondo set splendido. Dopo aver perso sette game e mezzo (6-0 1-0 e 0-30) si è svegliato, e con un ritmo da giornata di gloria è riuscito a contrastare il ping-pong preferito dell’ex numero 4 del mondo e ha sfoderato un ritmo da giornata di gloria, accendendo un pubblico che quest’anno sembra più italiano che mai. La necessità di trovare una soluzione l’ha spinto a colpire forte e prendersi dei rischi, e ha cambiato completamente faccia alla partita. Tutti i punti che nel primo set erano di Nishikori sono diventati di Andreas, il filotto di game (cinque) l’ha fatto lui e ha portato con merito la partita al terzo set, come già le due precedenti contro Edmund e Garcia-Lopez.
ANDREAS È RIPARTITO BENE
Proprio nei due successi che dopo quattro anni l’hanno riportato al terzo turno di un Masters 1000, Seppi ha maturato la convinzione – raccontata ai giornalisti – di sentirsi sempre meglio con passare dei minuti, dettaglio che a 34 anni compiuti non è affatto banale. Tuttavia, a differenza dei due duelli precedenti stavolta il terzo set non gli ha dato ragione. Nishikori ha riordinato le idee e ha ripreso a perdere meno campo, ma soprattutto Andreas ha ripreso da subito a mostrare qualche debolezza. È riuscito a salvare il primo turno di battuta risalendo da 0-40, ma l’assalto di Nishikori respinto nel secondo game è andato a buon fine nel sesto, dando al match la piega definitiva. Andreas ci ha provato fino alla fine, salvando un match-point sul 2-5 con un punto eterno, gestito davvero bene fino all’errore dell’avversario, ma non è stato sufficiente per instillare qualche dubbio nella mente del nipponico, finalmente di nuovo competitivo in un torneo di un certo livello. Nei quarti di finale sarà lui l’avversario di Marin Cilic, promosso senza giocare in virtù dell’ennesimo ritiro dell’uomo di cristallo Milos Raonic. Nemmeno il tempo di tornare a farsi vedere, con la semifinale a Indian Wells e i quarti a Miami, ed ecco di nuovo il fisico (stavolta il ginocchio) porgergli il conto. Mentre il canadese si ferma, Seppi sembra aver subito ritrovato un buon livello, dopo lo stop da metà febbraio ai primi di aprile. Ha avuto bisogno di un paio di settimane per ingranare, ma le quattro vittorie (era partito dalle qualificazioni) ottenute al Country Club sono un ottimo punto di ri-partenza. Per l’altoatesino arriva un mese importante: nel 2017 fra Barcellona, Monaco di Baviera, Madrid e Roma ha raccolto appena due vittorie e 36 punti. Può solo fare meglio.

MASTERS 1000 MONTE CARLO – Ottavi di finale
Kei Nishikori (JPN) b. Andreas Seppi (ITA) 6-0 2-6 6-3
© RIPRODUZIONE RISERVATA