Marco Caldara
23 March 2017

Seppi va: incerottato ma vincente

I problemi con le vesciche non fermano Andreas Seppi: gli bastano 73 minuti per battere con un doppio 6-4 il moldavo Radu Albot, e conquistare il secondo turno al Masters 1000 di Miami. Riuscirà a ritrovare il tennis di Melbourne? Il tabellone può farsi interessante.
A livello Masters 1000, Andreas Seppi è il giocatore italiano a vantare il maggior numero di quarti di finale: due ad Amburgo (dove è arrivato anche in semifinale) e uno agli Internazionali d’Italia. Tuttavia, non ha affatto un buon rapporto con gli appuntamenti americani sul cemento: in oltre dieci anni di carriera ha raggiunto solamente due ottavi di finale, uno a Cincinnati e uno a Miami. L’altoeatesino prova a fare tris quest’anno, al rientro dopo i problemi alla gamba sinistra che l’hanno obbligato a rinunciare prima a Indian Wells e poi al Challenger di Irving, classico appuntamento a cavallo fra California e Florida. L’impressione è che abbia meditato di saltare anche il Miami Open, invece è partito alla volta degli States con la moglie Michela e l’urna di Crandon Park gli ha dato una mano, regalandogli un primo turno perfetto contro il moldavo Radu Albot. Il 27enne di Chisunau si è costruito un ranking da top-100 quasi interamente grazie ai tornei Challenger, tanto che fra Slam e tornei ATP ha vinto appena sette incontri in carriera, e quella odierna era solamente la sua seconda apparizione nel main draw di un Masters 1000, raggiunta tramite le qualificazioni proprio come la precedente di due settimane fa a Indian Wells. Insomma, un giocatore un buone condizioni, ma pur sempre da battere. E Seppi l’ha fatto, con un doppio 6-4, in soli 73 minuti.

Malgrado l’enorme differenza di categoria, l’incontro di Seppi presentava comunque delle incognite: era il primo dopo lo stop (seppur piccolo), e una fotografia pubblicata in mattinata dall’azzurro su Instagram lanciava un messaggio tutt’altro che positivo. L’immagine inquadrava il piede sinistro di Andreas, che dal lato sinistro presenta un paio di vesciche tutt’altro che banali. Per fortuna, a giudicare dalla prestazione, non gli hanno dato troppo fastidio: gli è bastata una palla-break in apertura per vincere il primo set, mentre nel secondo si è fatto recuperare per due volte un break di vantaggio (da 2-1 a 2-2, da 3-2 a 3-3), ma non è mai andato in difficoltà. Nel settimo game ha allungato di nuovo e poi ha tenuto a distanza il rivale fino alla fine, mancando il primo match-point con un doppio fallo ma risolvendo la pratica al secondo. Una prestazione positiva anche alla luce del nome del prossimo avversario, quel Gilles Muller che lo precede di parecchie posizioni nel ranking mondiale e a gennaio ha finalmente sfatato il tabù del primo titolo ATP, ma resta comunque un ostacolo decisamente alla portata. E guardando ancora un pochino più in là, il successivo dovrebbe essere Tomas Berdych. Non proprio il migliore dei primi 16.

MASTERS 1000 MIAMI – Primo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Radu Albot (MDA) 6-4 6-4
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