Marco Caldara
15 March 2018

Dal disordine californiano rispunta Kohlschreiber

Quindici stagioni consecutive fra i primi 100 del mondo non bastano a soddisfare Philipp Kohlschreiber: a otto anni dall'ultima volta il 34enne tedesco è di nuovo ai quarti in un Masters 1000. Dopo l'impresa con Cilic ha fatto fuori anche Herbert. "Sentivo che il mio tennis stava crescendo". Fra gli ultimi otto anche Hyeon Chung e Borna Coric.
È risaputo che nel tennis pensare meno e farsi poche domande può diventare un vantaggio, sia all’interno di una singola partita, sia in generale. Perché non sempre la forma fa il paio con i risultati, e le occasioni possono capitare da un momento all’altro. Lo sa bene Philipp Kohlschreiber, che grazie ai tanti forfait della vigilia ha acciuffato la penultima testa di serie del Masters 1000 di Indian Wells, e la sta facendo fruttare alla grande. Il suo 2018 non era iniziato sotto i migliori auspici: ha impiegato quattro tornei per vincere la sua prima partita, e non ne aveva mai vinte due nello stesso torneo, ma in California è cambiato tutto. All’esordio ha vinto un match laborioso (1-6 6-4 6-4) contro il qualificato Tim Smyczek, poi si è creato una chance sorprendendo la seconda testa di serie Marin Cilic, e quindi l’ha sfruttata, battendo per 6-4 7-6 Pierre-Hugues Herbert e riconquistando un quarto di finale in un Masters 1000 che gli mancava addirittura dal lontano 2010. Ne aveva giocati quattro (sempre perdendo): due a Montecarlo, uno a Cincinnati e l’ultimo a Toronto, e un po’ di tensione è venuta fuori quando sul 6-4 5-4 è andato a servire per il match, cedendo per la prima volta la battuta. Ma è cambiato poco, perché ha dominato il tie-break con un facile 7-1. “Nelle scorse settimane – ha detto – sentivo che il livello del mio tennis stava crescendo in continuazione, e fortunatamente i risultati sono arrivati tutti insieme. Qui ho sempre giocato bene: mi piace il clima e le condizioni”. Con Del Potro probabile avversario nei quarti, la prima semifinale a questi livelli resta un risultato improbabile, ma “Kohli” può comunque godersi un altro piccolo traguardo da aggiungere a una carriera da applausi. A una prima occhiata brillano soprattutto gli 8 titoli ATP e il best ranking al numero 16, ma il dato più rilevante è che il 2018 è la sua quindicesima (!) stagione consecutiva nella top-100. La scorsa estate era uscito dai primi 50 dopo una decina d’anni, ma grazie ai quarti del BNP Paribas Open si è ripreso anche i primi 30. Segno che, nonostante lo attenda una torta di compleanno con ben 35 candeline, la fine della sua carriera può essere ancora lontana.
AI QUARTI ANCHE CORIC E CHUNG
Se il veterano di Augsburg fa 34 anni da solo, gli altri due giocatori capaci di raggiungere i quarti di finale nei primi match di mercoledì ne fanno 42 in due: equamente divisi fra Hyeon Chung e Borna Coric. Il sorriso più grande ce l’ha il coreano, vincitore della prima edizione delle Next Gen ATP Finals: dopo aver giocato a Melbourne la prima semifinale Slam, si è regalato appena dopo il primo quarto in un Masters 1000, prenotando la sfida con Roger Federer, senza le vesciche a mettergli i bastoni fra le ruote. La scorsa stagione Chung aveva dovuto attendere fino al Canadian Open per vincere la sua quindicesima partita, mentre nel 2018 ce l’ha fatta in soli sei tornei, fallendo il traguardo dei quarti di finale soltanto nel primo. Un ruolino di marcia da top-20 ribadito nel 6-1 6-3 rifilato a Pablo Cuevas, che sarebbe potuto essere ancora più severo se il 32enne uruguaiano non gli avesse cancellato ben sette match-point sul 5-0 (e servizio Chung) del secondo set. Il sudamericano gli ha strappato due volte la battuta e si è rifatto sotto, ma ormai era troppo tardi. “Nel finale è stata dura – ha detto Chung – perché ho mancato tante occasioni per chiudere il match, il vento mi ha dato fastidio e lui ha iniziato a giocare molto bene. Sono felice di essere riuscito a chiudere 6-3, perché poteva complicarsi ulteriormente”. Lo stesso vento ha creato più di un problema anche a Borna Coric, che non ha saputo mostrare lo stesso tennis dirompente che gli aveva permesso di lasciare nove game in tutto a Young, Ramos e Bautista Agut, ma è comunque riuscito a vincere il duello fra giovani con l’idolo di casa Taylor Fritz. Lo statunitense gli ha scippato al tie-break il secondo set, salvando anche un match-point, e quando ha preso un break di vantaggio nel terzo sembrava pronto per il suo primo quarto in un Masters 1000. Ma Coric si è ripreso e l’ha spuntata nel testa a testa finale, chiudendo 6-2 6-7 6-4. “Non sono contento di come ho giocato gli ultimi due set – ha detto il croato – ma oggi era davvero difficile giocare bene. Credo di essere stato molto bravo a rimanere tranquillo, dopo un secondo set ricco di alti e bassi. Potevo già essere in stanza, invece ero ancora in campo a lottare”. Ma l’ha fatto bene, e può sognare la semifinale: contro Anderson o Carreno Busta può avere qualche chance.

MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Ottavi di finale
Philipp Kohlschreiber (GER) b. Pierre-Hugues Herbert (FRA) 6-4 7-6
Hyeon Chung (KOR) b. Pablo Cuevas (URU) 6-1 6-3
Borna Coric (CRO) b. Taylor Fritz (USA) 6-2 6-7 6-4
© RIPRODUZIONE RISERVATA