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Marco Caldara
16 March 2018

I 36 (di Federer) sono i nuovi 26

Era capitato soltanto nel 2006, dodici anni fa, che Roger Federer vincesse le prime sedici partite della stagione. Ha fatto il bis quest'anno, superando Hyeon Chung nei quarti di finale del Masters 1000 di Indian Wells, e sabato proverà a migliorarsi contro Borna Coric. Intanto, si è garantito il numero uno ATP per altre due settimane.
Gli avversari della sua generazione lasciano uno dopo l’altro, mentre lui continua a migliorarsi. E nella stessa notte in cui Tommy Haas ha dato ufficialmente il suo addio al tennis giocato, Roger Federer ha eguagliato un altro di quei record che meno di un anno e mezzo fa sembravano destinati ad accompagnarlo nel post-carriera. Gli era capitato solamente nel suo magico 2006, dodici anni fa, di vincere le prime sedici partite della stagione, e si è ripetuto a 36 anni suonati, come se fosse la cosa più semplice del mondo, dopo che nell’ultimo decennio non era mai andato oltre le dieci del 2011. Ha fatto sette col titolo a Melbourne, dodici con quello a Rotterdam, e ha raggiunto le sedici vittorie nel deserto di Indian Wells, mettendo in cassaforte la semifinale al BNP Paribas Open grazie al convincente 7-5 6-1 ai danni di Hyeon Chung. Era giusto che il coreano avesse in fretta una seconda chance, dopo che la prima all’Australian Open non aveva potuto giocarsela a dovere a causa delle vesciche, ma l’esito è cambiato poco. Federer ne aveva esaltato il gioco di gambe fra i migliori del mondo, ma per quanto il coreano stia crescendo tantissimo – e grazie al suo primo quarto di finale in un Masters 1000 scalzerà Kei Nishikori dal ruolo di numero uno d’Asia – battere il Federer di questo avvio di stagione resta roba per pochissimi, sin qui per nessuno. Chung ci ha provato, nel primo set è rientrato da 0-3 a 3-3 e ha tentato di far pesare il suo tennis “alla Djokovic”, ma Federer ormai è in grado di gestirsi come nessun altro al mondo. Sapeva di dover tirar fuori qualcosa in più rispetto ai suoi match precedenti, l’ha fatto e ha letteralmente dominato la seconda parte del match. Dal 5-5 ha vinto 8 dei successivi 9 game, continuando a variare, variare, variare. Non ha fatto giocare al rivale una palla uguale all’altra, e il successo in 82 minuti ne è la conseguenza.
N.1 PER (ALMENO) ALTRE 2 SETTIMANE
È un grande avvio di stagione – ha detto Federer – e mi auguro di poter vincere un altro match sabato (contro Borna Coric: 2-6 6-4 7-6 a Kevin Anderson, ndr), così da battere il mio record personale. Sono felice del mio match con Chung: sono partito forte, poi ho faticato un attimo, ma ho ritrovato presto il mio miglior tennis. Credo che la chiave del match siano stati i game a cavallo fra primo e secondo set. Ho chiuso il primo e ho salvato delle palle-break pericolose (quattro, ndr) in avvio di secondo. Sono soddisfatto: ho giocato bene ed è stato un buon match”. Ad assistere all’ennesima dimostrazione di forza di Federer c’erano un sacco di ospiti, da Rod Laver a Pete Sampras, fino al suo compagno di beneficenza Bill Gates. I primi due si sono rassegnati da un pezzo all’idea che quanto fatto nella loro carriera sembrerà persino poco se paragonato ai record di Roger, mentre il terzo non poteva proprio trovare un testimonial migliore per i suoi progetti di charity. Grazie alla sua undicesima semifinale nel torneo diretto dal magnate Larry Ellison, il Masters 1000 dove è arrivato più volte fra gli ultimi quattro, Federer si è anche garantito la possibilità di conservare il numero uno della classifica ATP almeno per altre due settimane. Sarà decisivo il Miami Open, dove dovrà difendere altri 1000 punti del titolo di dodici mesi fa, ma in quel caso anche Nadal – pur assente – avrà una cambiale importante (i 600 della finale), quindi le possibilità di vedere la leadership dello svizzero uscire indenne dalla trasferta americana sono in costante crescita. Vorrebbe dire tantissimo, perché poi non avrà alcun punto da difendere fino alla stagione sull’erba, e sulla terra la situazione sarebbe completamente ribaltata. Nadal dovrà fare gli straordinari (e difendere 4680 punti in 5 tornei) mentre lui potrà guadagnare terreno anche standosene comodo sul divano. Anche se l’impressione è che quest’anno un tentativo a Parigi potrebbe farlo. La situazione è più favorevole che mai.

MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Quarti di finale
Roger Federer (SUI) b. Hyeon Chung (KOR) 7-5 6-1
Borna Coric (CRO) b. Kevin Anderson (RSA) 2-6 6-4 7-6
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