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"Perché avrei dovuto scrivere bugie?”

Eliminata nei quarti, Maria Sharapova trova comunque elementi positivi nella sua permanenza a Parigi e guarda con ottimismo ai prossimi impegni. Le hanno ricordato le critiche di Serena Williams al suo libro: la sua risposta è perentoria: “Ci siamo affrontate spesso, perché non avrei dovuto parlare di lei? E perché avrei dovuto scrivere falsità?”
Semifinale a Roma e quarti a Parigi. È il bottino di Maria Sharapova, identico a quello del suo amico Novak Djokovic (con il quale ha girato alcuni spot pubblicitari: utilizzano la stessa marca di racchette). Tuttavia, nonostante la netta sconfitta contro Garbine Muguruza, la russa lascia Parigi con sensazioni migliori. Non era troppo nervosa dopo il 6-2 6-1 incassato sullo Chatrier. Nella conferenza stampa dopo il match, si è focalizzata soprattutto sugli aspetti positivi. E, a differenza di Djokovic, guarda con ottimismo all'arrivo della stagione sull'erba. “Prima di arrivare a Parigi, ho perso spesso nei primi turni. Dopo questo torneo, tuttavia, credo di aver fatto un passo nella giusta direzione. Devo mettere le cose nella giusta prospettiva e pensare all'evoluzione nelle ultime settimane”. Parlando della partita, ha elogiato la condotta della Muguruza. A suo dire, la spagnola ha servito meglio ed è stata molto aggressiva, trovando una notevole profondità di palla. Ma la trasferta parigina resta positiva, ed è la base per provare a fare qualcosa di buono nei prossimi tornei, magari con un occhio alla classifica. “Non ho fissato nessun obiettivo, ma ovviamente mi piacerebbe raggiungere una buona posizione come mi è già capitato in passato, magari al numero 1. Sarebbe bello, ma devo essere realista. Sono partita dal numero 40-50 del mondo, adesso vedremo dove sarò dopo Parigi. Al di là di questo, è bello vedere che gli sforzi vengono ricompensati”. A differenza di Djokovic, che tra i sussurri dopo il KO con Cecchinato ha detto di “non stare pensando al tennis in questo momento”, Masha guarda con fiducia ai prossimi appuntamenti. “Adesso il mio corpo ha bisogno di un po' di riposo, ma sul piano mentale mi sento bene. E non devo neanche cancellare tutto quello che è successo oggi. Devo studiare il match e lavorare su certe cose. Sul piano fisico, il mio corpo ha gestito bene partite lunghe e significa che le cose vanno bene: attraversare senza problemi fisici la dura transizione Madrid, Roma e Parigi, è davvero positivo”.

"SAREBBE STATO STRANO NON SCRIVERE DI SERENA"
Una rilassata Maria ha poi parlato di argomenti extra-tennistici, come il suo cameo nella serie “Billions” (“Non è stato il massimo svegliarmi alle 5 del mattino, preferisco dormire, però è stato un buon modo per iniziare la giornata. Poi mi è piaciuto guardare lo spettacolo, peraltro con due grandi attori”), la sua considerazione sulle classifiche di Forbes per valutare gli sportivi più ricchi del mondo (“Non darei troppo peso a queste graduatorie” ha detto, pur essendo stata per anni ai primi posti) e, ovviamente, le considerazioni di Serena Williams sul suo libro. Avrebbero dovuto affrontarsi lunedì negli ottavi, poi Serena ha dato forfait per in infortunio ai muscoli pettorali che le impediva di servire. Prima del match, la Williams aveva espresso il suo malumore per alcuni passaggi contenuti nel libro. Secondo l'americana, quello che succede negli spogliatoi rientra nella sfera privata ed è deludente che se ne parli in un libro. “Quando è uscito il libro ero molto contenta, non avevo fatto commenti negativi su di lei neanche ai tempi della squalifica. Poi però ho visto che il libro è molto incentrato su di me e questo mi ha sorpreso molto. Non mi aspettavo di leggere cose che non fossero necessariamente vere”. Insomma, Serena ha detto velatamente che Masha avrebbe scritto delle bugie. I giornalisti, ovviamente, l'hanno stimolata sull'argomento. “Ho scritto molto di Serena? Beh, credo che sarebbe stato strano non parlare di qualcuno con cui ho gareggiato per così tanti anni. Io e Serena ci siamo affrontate tante volte, e alcune di quelle partite sono state molto importanti per me. Sarebbe stato strano, ripeto, non scrivere nulla di lei. Quando scrivi un'autobiografia, non c'è motivo di scrivere qualcosa di falso”. Quando le hanno ricordato che, avendo scritto così presto, ci sarebbe stata la possibilità di incontrare di nuovo Serena nel tour, è stata sibillina. “Se fosse stato un problema, probabilmente non lo avrei fatto. Giusto?”. Sul campo non è più quella di un tempo, ma fuori continua ad essere uno dei personaggi più affascinanti.

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