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Riccardo Bisti
03 August 2017

Masha ancora KO, Roger OK, poi Errani e Venus...

Notizie dal circuito: la Sharapova si ritira da Stanford per un dolore all'avambraccio sinistro, Federer conferma la partecipazione al Masters 1000 di Montreal (obiettivo n.1?), Sara Errani cade a Washington, mentre prosegue la battaglia legale sull'incidente stradale di Venus Willams.

Maria Sharapova non immaginava che il suo rientro sarebbe stato così complicato. Quattro tornei, due ritiri e uno stop di due mesi e mezzo non sono esattamente il massimo. Dopo il successo contro Jennifer Brady al primo turno di Stanford, ha alzato bandiera bianca prima di scendere in campo contro Lesia Tsurenko. Motivo? Un dolore all'avambraccio che ha costretto gli organizzatori a cambiare programma, giacché avevano collocato il match come main-event della sessione serale. “Purtroppo devo rinunciare all'incontro di oggi – ha fatto sapere la Sharapova – verso la fine del match di lunedì, ho sentito un dolore al braccio sinistro. Dopo la lastra di ieri, il medico si è raccomandato di non rischiare ulteriori infortuni. Il pubblico di lunedì sera è stato speciale e mi auguravo di andare avanti, ma devo essere prudente”. Con la rinuncia della Sharapova, la Tsurenko vola nei quarti dove attende la vincitrice di Keys-Dolehide. La direttrice del torneo, Vickie Gunnarsson, ha provato a prenderla con filosofia. “Ha molti sostenitori, come si è visto lunedì sera. Le auguro un pronto recupero”. In teoria, Masha è attesa da una wild card al Canadian Open di Toronto.

FEDERER DICE SI' A MONTREAL
Per una Sharapova che molla, c'è un Roger Federer che aggiunge impegni al suo calendario. Iscritto d'ufficio al Canadian Open, si pensava che potesse saltarlo in virtù delle abitudini consolidate negli ultimi anni. Tuttavia, con un annuncio pubblicato in queste ore, ha fatto sapere che sarà all'Uniprix Stadium di Montreal per la Rogers Cup al maschile. “Sono lieto di tornare a Montreal, dove non avevo avuto la chance di giocare per molti anni – ha detto Federer – il 2017 è stata una stagione esaltante e non vedo l'ora di tornare in campo nel circuito ATP”. L'ultima apparizione di Federer al Canadian Open risale al 2014, mentre a Montreal manca addirittura dal 2011. Non è uno dei suoi migliori tornei: lo ha vinto nel 2004 e nel 2006 (sempre a Toronto) e vanta un bilancio di 31 vittorie e 9 sconfitte, che sarebbe straordinario per molti ma non per lui. Di solito preferisce Cincinnati, ma è stato fedele alle affermazioni di giugno, quando disse che non si sarebbe più preso pause dopo aver saltato l'intera stagione sulla terra battuta. In caso di combinazioni e incastri favorevoli, potrebbe tornare al numero 1 ATP addirittura il 21 agosto, subito dopo Cincinnati. Al contrario, salterà sia Montreal che Cincinnati il suo connazionale Stan Wawrinka, bloccato da un problema al ginocchio. E' una brutta botta per Stan: nella migliore delle ipotesi, proverà a difendere il titolo allo Us Open senza specifica preparazione.

ERRANI KO A WASHINGTON
E' terminata negli ottavi l'avventura di Sara Errani al torneo WTA di Washington. Il successo su Risa Ozaki aveva acceso un po' di fiducia, L'azzurra è andata vicinissima al successo contro la giovane Oceane Dodin, ma si è arresa 3-6 7-5 6-1 dopo aver avuto tre matchpoint. Nel primo set, la Errani infilava cinque game di fila dall'1-3 al 6-3, poi nel secondo azzeccava una rimonta simile: dal 2-4 saliva 5-4 e 40-15 sul proprio servizio. Nonostante le tre palle match, non riusciva a chiudere. Come se non bastasse, nel game successivo non ha sfruttato un vantaggio di 0-40 sul servizio della francese. Era una botta psicologica definitiva: la Errani perdeva sette giochi consecutivi dal 5-4 e cedeva nettamente il terzo set. Per lei, adesso, sarà tempo di qualificazioni sia a Toronto che a Cincinnati. Non sarà semplice passarle, vista la bontà della concorrenza.

IL TELEFONINO DI VENUS WILLIAMS
Vive un altro capitolo l'eterna vicenda legata all'incidente stradale con protagonista Venus Williams. Come è noto, lo scorso 9 giugno l'americana è stata tamponata da un auto che ha avuto la peggio: il passeggero, Jerome Barson, 78 anni, è deceduto a seguito delle lesioni post incidente. Tra le due parti si è scatenata un'antipatica battaglia legale. Dopo l'iniziale diniego di Venus, gli avvocati della famiglia Barson insistono e vogliono recuperare il suo telefonino. Lunedì scorso è partita una mozione in cui viene chiesto un esame forense sul telefono della Williams. L'obiettivo è chiaro: vogliono capire se lo stesse utilizzando al momento dell'impatto, violando il codice della strada e perdendo concentrazione alla guida. La mozione dice testualmente: “Le prove raccolte fino a oggi indicano che la signorina Williams potrebbe essere stata distratta o poco reattiva a un segnale stradale”. Come è noto, qualche settimana fa, Venus si era opposta a mostrare i tabulati delle sue chiamate, peraltro chiedendo a sua volta una serie di documentazioni ai Barson.

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