FORTUNA, SPONSOR E RISERVATEZZA
Nel tie-break finale, è stata la più coraggiosa. Variava il gioco, aveva le idee chiare. Nel tie-break un passante di dritto la portava sul 3-1. Da quel momento non si è più voltata e ha conquistato un posto negli ottavi, in cui avrà un match complicato, ma possibile, contro Lesia Tsurenko. È l'unica teenager rimasta in tabellone dopo l'eliminazione notturna di Sofia Kenin. Era la più “anziana”, ovvero la più vicina al compimento dei 20 anni, ma è anche l'ultima a restare in gara. La fortuna le sta dando una mano: scesa al numero 103 WTA (è stata anche 50, lo scorso 18 marzo), al momento dell'entry list non era tra le ammesse di diritto, poi qualche forfait le ha permesso di entrare direttamente in tabellone. E ancora: il ritiro all'ultimo minuto (anche se annunciato) di Mihaela Buzarnescu, sua avversaria di primo turno, le ha garantito un tabellone un po' più semplice. Ex numero 1 junior, in realtà tra le ragazzine aveva fatto buone cose soprattutto in doppio (anche se vanta una semifinale a Wimbledon, persa nettamente dalla Ostapenko). Poco importa: certi risultati le hanno permesso di avere buoni sponsor sin dall'età di 14 anni e poter svolgere attività nel modo giusto, senza preoccupazioni dovute al portafoglio. Già convocata in Fed Cup, quest'anno si era fatta notare a Indian Wells, con due buone vittorie su Konta e Sabalenka, ma da allora era un po' entrata in crisi. Evidentemente, gli Stati Uniti le portano bene. “Ho giocato aggressiva nei punti chiave e ho corso molto – ha detto – però ho lottato fino all'ultima palla. È stata importante la smorzata: lei era stanca e penso che sia stata dura gestirla”. Non ha detto molto altro, Marketa: ecco, chi non la conosce sappia una cosa: questa ragazza non entrerà nella storia per conferenze stampa memorabili. In fondo, i concetti più importanti sono quelli espressi dalla racchetta.
US OPEN DONNE – Terzo Turno
Marketa Vondrousova (CZE) b. Kiki Bertens (NED) 7-6 2-6 7-6