È presto per cantar vittoria, ma
finalmente ci sono alcuni segnali positivi sulla possibilità di rivedere presto in campo Victoria Azarenka. La bielorussa non gioca da Wimbledon e ha dovuto rinunciare a un torneo dopo l’altro, dicendo no anche alla wild card già ricevuta per l’Australian Open, il suo Slam preferito. Ma proprio nel corso del Major che nel 2012 l’aveva incoronata numero uno della classifica WTA, per la 28enne bielorussa è arrivata un’ottima notizia nella battaglia legale per la custodia del figlio Leo, dopo la rottura con l’ex fidanzato (e padre del bambino) Billy McKeague. Il tribunale della California che si stava occupando della questione, e in attesa di una sentenza definitiva aveva impedito al piccolo di lasciare il paese (mettendo di fatto un freno alla carriera di “Vika”),
ha fermato tutto a causa del difetto di giurisdizione, motivato in ben 65 pagine, passando la causa al tribunale bielorusso che si era occupato dei primi passaggi della vicenda. Significa che la questione è ancora aperta, e il legale di McKeague si può appellare alla decisione americana, ma intanto la battaglia sembra decisamente girata a favore della giocatrice. Proprio da quel tribunale di Minsk, infatti, la Azarenka aveva ottenuto in prima istanza la custodia del figlio, prima che la volontà di McKeague di presentare il caso anche a Los Angeles riaprisse la questione. Per il momento né da parte della tennista né da parte dell’ex giocatore di hockey sono arrivate delle conferme, ma
per provare il tutto basterebbe il rientro nel Tour della giocatrice. Un rientro che pare ormai questione di giorni.
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