Riccardo Bisti
19 August 2017

Ma questo è un Dimitrov tutto nuovo!

Alla consueta eleganza, Grigor Dimitrov aggiunge una notevole freddezza e centra la prima, meritata, finale in un torneo Masters 1000. Gioca alla perfezione nei momenti clou e batte sia John Isner che un pubblico schierato a favore dell'americano. Mantenesse questa continuità a New York...

Non è facile strappare due tie-break di fila dalle mani di John Isner. Per questo, Grigor Dimitrov è giusto finalista al Masters 1000 di Cincinnati. Partito senza pretese, reduce da un periodo così così dopo un folgorante avvio di stagione, il bulgaro giocherà la sua finale più importante dopo un 7-6 7-6 che vale molto per la freddezza con cui ha giocato i punti importanti, peraltro con un pubblico tutto schierato a favore di Isner. Il bulgaro ha strameritato di vincere, vuoi perché ha contenuto gli ace di Isner (14, pochi per uno come lui), vuoi perché ha messo in mostra il tennis giusto per mettere a nudo gli enormi buchi tecnico-tattici dell'americano. Contro il vincente di Kyrgios-Ferrer, giocherà la dodicesima finale in carriera, la terza del 2017 (dove si è già imposto a Brisbane e a Sofia). In due ore di partita, ha trovato la chiave per adattarsi al gioco monodimensionale di Isner, reso ancora più insidioso da un pomeriggio caldo e umido. Isner è scattato meglio dai blocchi, trovandosi 15-40 sul servizio di Dimitrov nel sesto game, e costringendolo ai vantaggi anche nell'ottavo. Nel tie-break, tuttavia, “Grisha” ha scelto con precisione chirurgica il momento per tirare il primo rovescio vincente della sua partita. Un missile a circa 150 km/h ha centrato l'angolo e gli ha regalato il minibreak del 3-2, conservato fino alla fine.

I COLPI PIU' BELLI NEI MOMENTI CRUCIALI
Forte del suo servizio, Isner non ha perso fiducia e ha provato a infilarsi nell'inevitabile calo di tensione post-set. In un game di 12 punti, tuttavia, Dimitrov è rimasto a galla e lo ha chiuso con una deliziosa palla corta. Un modo come un altro per definire chi comanda. La partita è scivolata via fino al tie-break (anche se Isner ha cancellato un matchpoint sul 4-5, indovinate un po' come...). Quando il ragazzone del North Carolina ha annullato altri due matchpoint nel tie-break, tutto faceva pensare a un possibile ribaltamento. Niente, Dimitrov aveva deciso di vincere, accompagnato da una sorprendente cattiveria agonistica. Lo dimostrava sul 10-9 Isner, cancellando il setpoint con un altro rovescio vincente. Il quarto tentativo era quello buono. Quattro matchpoint, come i giocatori che nel 2017 hanno festeggiato la loro prima finale in un Masters 1000: prima del bulgaro, c'erano arrivati Albert Ramos (Monte Carlo), Dominic Thiem (Madrid) e Alexander Zverev (Roma). A 26 anni, ci ha abituato a grandi picchi di rendimento e rovinose cadute. Per questo, bisogna restare cauti. Ma con questa moria di big, a New York...

ATP MASTERS 1000 CINCINNATI – Semifinale
Grigor Dimitrov (BUL) b. John Isner (USA) 7-6 7-6

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