"PARTICOLARI CIRCOSTANZE"
Negli ultimi dieci anni era successo solo quattro volte che perdesse contro un giocatore non compreso tra i top-100 ATP. “Mi sono sentito come se fosse il mio primo match nel tour – ha proseguito Djokovic – è stata una strana sensazione, non avevo ritmo. Ma ero felice di essere tornato così rapidamente in campo dopo l'operazione”. Dare per finito un campione come lui sarebbe un grave errore, ma è legittimo domandarsi per quanto durerà il momento nero. La sua carriera si è praticamente interrotta lo scorso anno, con il ritiro a Wimbledon. Sei mesi di stop non sono serviti a rimettere in sesto il suo fisico, poi l'esperienza in Australia lo ha convinto a operarsi. Secondo papà Srdjian, c'era da aspettarsi un rientro a maggio. Per questo, la sua presenza a Indian Wells ha stupito un po' tutti. “Ero fuori fase, soprattutto con il rovescio, colpo che nella mia carriera è stato sempre molto solido. Ho commesso alcuni errori insoliti, forse inspiegabili, ma credo che faccia parte delle particolari circostanze che sto vivendo”. Meno di due anni fa, Nole vinceva il Roland Garros e diventava il detentore di tutte le quattro prove del Grande Slam. Da allora, i problemi fisici e vicissitudini personali di cui non ha mai voluto parlare lo hanno fatto sprofondare. “In TV vedevo un Djokovic che non sbagliava mai, un Djokovic che mette la palla dove vuole - ha detto il suo giustiziere - oggi ha sbagliato un mucchio di palle, ma anche così ci voleva la capacità di batterlo”. Orgoglio legittimo, ma è chiaro che l'esito sia stato deciso da Djokovic. In conferenza stampa, gli hanno chiesto se avesse avuto timore di farsi nuovamente male al gomito: “Non proprio. Però, avendo giocato così pochi match in nove mesi, vivi una battaglia interiore e ti domandi se sei in forma o meno. Magari non fa male, però ci pensi perché lo hai sentito negli ultimi due anni”. Salvo imprevisti, Djokovic dovrebbe giocare il Miami Open, torneo ancora più vincente per lui: lo ha vinto ben sei volte, l'ultima nel 2016. Ma c'è un grosso punto interrogativo sulla sua carriera: il fisico ritroverà la forma, ma il sacro fuoco della competizione tornerà a divampare nella sua mente? Dopo averlo visto a Indian Wells, certi dubbi sono giustificati.
ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Secondo Turno
Taro Daniel (GIA) b. Novak Djokovic (SRB) 7-6 4-6 6-1