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Ma è più importante Djokovic o Agassi?

Esordio vincente per Novak Djokovic, ma poi gli chiedono quasi soltanto della partnership con Agassi (che andrà via a metà torneo). A un certo punto, Nole lancia una frecciata ai giornalisti: “Porterò Agassi alla prossima conferenza, così parlerete direttamente con lui”.

“Vi faccio una proposta: porterò Andre alla prossima conferenza stampa, così potrete parlare direttamente con lui”. Di solito Novak Djokovic non perde mai la pazienza, ma la chiacchierata con i giornalisti dopo il primo turno del Roland Garros, contro Marcel Granollers, è stata quasi interamente focalizzata sul suo nuovo coach. Agassi ha seguito il match dal suo box, insieme a Marko Djokovic (che continua a indossare la t-shirt di “Amor y Paz”). C'è troppa curiosità per questo binomio, così curioso e inusuale. A partire dal fatto che Agassi abbandonerà Parigi a metà torneo. “Spero che possa restare fino alla fine della prima settimana, poi dovrà andare via perché ha alcuni impegni stabiliti da tempo e che non ha potuto ricollocare – dice Djokovic – proverò a sfruttare il tempo con lui nel miglior modo possibile. E' esattamente quello di cui ho bisogno in questo momento”. C'è tanto di filosofico e poco di tecnico in questa partnership: quando hanno chiesto a Djokovic se gli sta dando qualcosa anche sul piano tennistico, la risposta non è stata troppo chiara. “I suoi suggerimenti sono molto positivi, hanno un certo valore perché capisce esattamente cosa succede a un giocatore di buon livello. Insieme passiamo tempo di qualità: in questo momento vedo solo cose positive, ma è difficile capire se c'è già un effetto sul campo perché è da poco tempo che lavoriamo insieme. Io ho pazienza e spero che sia una collaborazione a lungo termine. Non aspettatevi che cambi stile di gioco. Non inizierò a fare il serve and volley, anche perché è il mio tennis ad avermi portato dove sono. Il gioco è OK: Andre mi aiuterà soprattutto sull'approccio mentale”.

NIENTE GIL REYES
Contro Granollers abbiamo visto un Nole discreto, a tratti buono. E' finita 6-3 6-4 6-2, punteggio leggermente meno severo rispetto ai tre precedenti. L'impressione è che lo spagnolo non sia il test giusto per arrivare a chissà quali conclusioni. C'è troppa compatibilità tecnica, poi lo spagnolo è stato pessimo nei punti importanti. Ha dato battaglia quando il punteggio era già compromesso. Nole ha mostrato il nuovo completo Lacoste, suo quarto sponsor tecnico dopo Adidas, Sergio Tacchini e Uniqlo. Non poteva esserci momento più “strategico” del Roland Garros. Ma non c'è niente da fare: tutti chiedono di Agassi, tutti vogliono sapere di Agassi. Ad esempio, non c'è mai stato Andre senza il preparatore atletico-guru Gil Reyes. Anche lui farà parte del progetto? “Fino ad ora no – ha detto Djokovic – in questo momento ci sono persone e metodi lavoro con cui sto provando. Però adesso non è ancora il momento di parlarne: prima di farlo, voglio essere sicuro che tutto funzioni. Sto lavorando su qualcosa, ma non sono ancora pronto per parlarne”. Al contrario, Nole ha parlato del libro di Agassi, il mitico “Open” scritto con il Premio Pulitzer J.R.Mohringer. “Ho letto un po' di autobiografie di sportivi, di tennisti, e penso che sia uno dei libri meglio scritti sul tennis. Andre mi ha confessato che ci sono voluti due anni e mezzo per scriverlo. Sono rimasto impressionato dall'onestà e dalla trasparenza che ci ha messo”. Non ha raccolto le provocazioni di chi gli ha ricordato la storia delle parrucche o del whisky che Agassi beveva quando frequentava l'accademia di Bollettieri, salvo poi lanciare la frecciata: “Bene, alla prossima conferenza porterò Andre”. E se dovesse accogliere la partenza di Agassi come una liberazione?

ROLAND GARROS UOMINI – Primo Turno
Novak Djokovic (SRB) b. Marcel Granollers (SPA)

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