Un Black Friday tennistico ha frenato le speranze italiane. E pensare nessuno dei quattro match di giornata sembrava chiuso in partenza. Soltanto Thomas Fabbiano partiva sfavorito contro Jeremy Chardy, mentre Camila Giorgi, Simone Bolelli e Paolo Lorenzi sono scesi in campo con legittime speranze. Gli ultimi due hanno giocato quasi in contemporanea, nelle sessioni serali dei tornei dell'Estoril e di Istanbul. In Portogallo, il bolognese si è arreso 7-5 6-2 a Frances Tiafoe, 13 anni più giovane di lui. Si sperava che la maggiore abitudine alla terra rossa potesse fare la differenza, invece l'americano ha raccolto una vittoria complessivamente meritata. Quando gioca Bolelli, il match è sempre godibile: l'azzurro cerca sempre una via per trovare il punto, ma anche Tiafoe non è da meno. Ne è venuta fuori un'interessante schermaglia da fondocampo, il cui l'americano ha avuto parecchie chance nei primi game. Le palle break arrivavano a grappoli, ma Simone si affidava alle sue armi principali per restare a galla. E ci riusciva. Col passare dei game, sembrava entrare definitivamente in partita fino al momento chiave: avanti 5-4, si è trovato 0-30 sul servizio dell'americano. Persa la chance, si è un po' disunito e il match è scivolato via troppo rapidamente. La settimana resta positiva (non raggiungeva i quarti in un torneo ATP da due anni e mezzo), ma forse poteva fare qualcosa di più contro un avversario un po' “miracolato”: al primo turno, Tiafoe aveva annullato due matchpoint al connazionale Tennys Sandgren. Classe 1998, Tiafoe è tra i più interessanti Under 21. Tuttavia, sembra un gradino sotto rispetto a Stefanos Tsitsipas. Gli organizzatori portoghesi possono essere contenti: in semifinale hanno il campione in carica (e n.1 del tabellone) Pablo Carreno Busta, due giovani terribili (Tsitsipas e Tiafoe) oltre al padrone di casa Joao Sousa. Bolelli avrebbe potuto rompere l'equilibrio, ma l'avventura si è bloccata. Peccato. Non giocando le pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d'Italia, dovrà sperare in parecchi forfait per giocare almeno le qualificazioni. Nella lista originale è il 25esimo escluso, ma è già 23esimo in virtù delle wild card. La storia insegna che il cut off si abbassa notevolmente negli ultimi giorni: la speranza c'è, anche se l'anno scorso si fermò al n.122 ATP. Si ripetesse quest'anno, Simone non ce la farebbe.