Statistiche web
Sara Montanelli
01 October 2017

Lisa Pigato, la costruzione di un (grande) progetto

Seguita da papà-coach Ugo, Lisa Pigato è pronta per far diventare i suoi sogni realtà. Per lei, classe 2003, c’è un progetto ben strutturato di cui fanno parte anche il manager Pier Carlo Guglielmi e il preparatore Luca Maltoni. Il futuro non la spaventa: gli obiettivi sono chiari ma per ora, come dice papà Ugo, siamo ancora “all’anno zero”. (Foto GAME)

Quattordici anni compiuti il 21 giugno, un grande sogno nel cassetto e i piedi ben piantati per terra: è il piccolo mondo di Lisa Pigato, ragazzina che si allena tutti i giorni sui campi dello Junior Tennis Milano e che si è da poco laureata Campionessa Italiana Under 14, sia in singolare che in doppio. Alle sue spalle c’è un progetto ben strutturato: un padre che le fa da coach, Ugo Pigato, un manager che ne gestisce l'immagine e il rapporto con gli sponsor, Pier Carlo Guglielmi e un preparatore atletico, Luca Maltoni. Le basi sono solide: tutti, dal circolo alla famiglia, credono molto in questa ragazzina tanto buona fuori dal campo quanto grintosa con la racchetta in mano: “Ho iniziato seguire Lisa grazie alla bella amicizia, nata sui campi da tennis, con papà Ugo. Per me è importantissimo vivere un'esperienza del genere con persone che stimo e con cui ho grande feeling - afferma Pier Carlo Guglielmi - è un secondo lavoro quindi è fondamentale che ci sia una valida motivazione, rappresentata dal valore che ha una ragazzina come Lisa”. A seguirla sul campo c'è papà Ugo, ex n.337 Atp in singolare e 164 in doppio, uno che conosce gli ostacoli per arrivare a competere ad alti livelli: “Stiamo ragionando come se questo fosse l’anno zero: sappiamo che per fare i professionisti servono tantissime componenti, per prima quella psicologica - dice papà Pigato - Lisa va tutelata giorno per giorno. Finché ha questo entusiasmo è facile seguirla in questo progetto e pensare che tra 7-8 anni potrà essere una giocatrice di un buon livello. Solo il tempo ci darà una risposta. In questa situazione conta tantissimo chi le sta accanto, dai genitori all’ambiente. Ci troviamo in un ottimo circolo come lo Junior Tennis Milano: qui Lisa si diverte, è serena e si allena con il sorriso. Se procediamo in questa direzione non si può che produrre, a mio parere, un buon risultato. Questo spiega anche perché abbia scelto di non mandarla nei Centri Tecnici. Non è diffidenza nei confronti della Federazione, anzi con la FIT c’è un buon rapporto. Ma allo Junior Tennis abbiamo tutte le caratteristiche per poter allenare Lisa e quindi ritengo giusta la scelta di tenere la ragazza a casa con la famiglia, di farle fare una scuola che tolleri qualche assenza, ma anche di avere anche una vita normale come gli altri ragazzi della sua età. A Milano ha tanti amici quindi per il momento va bene così, un domani vedremo”.

DOPPIE SEDUTE DI ALLENAMENTO
Il rapporto tra papà e figlia è molto forte, lo si percepisce sia di persona che nel variegato mondo dei social network, dove si trovano diverse foto che la immortalano con papà Ugo: “Ritengo che sia un vantaggio avere un papà coach anche se non è facile - dice la Pigato - molti fanno fatica ad avere un buon rapporto. Ciò che facilita la nostra relazione è che sia io che lui siamo in grado di distinguere il tennis dalla famiglia”. La Pigato sta vivendo un periodo di grande fiducia e sta vincendo molto: negli ultimi due mesi, oltre a essersi ricucita lo scudetto sul petto, che aveva conquistato anche negli anni precedenti, ha vinto due tornei ITF: uno in Macedonia e uno a Palermo; non l'ha bloccata nemmeno il suo braccio sinistro che, proprio a Palermo, in una caduta, le ha procurato una microfrattura che potrebbe farle saltare l’ultimo appuntamento stagionale: i Campionati Italiani a squadre che si disputeranno allo Junior Tennis Milano, dove Lisa è padrona di casa. “Il carattere è il cavallo di battaglia di Lisa - dice papà Ugo - l’ha dimostrato spesso quest’anno in match che ha vinto ma in cui era in bilico. È molto giovane e sta vincendo tanto ma non mi preoccupa questa situazione. Ci sono due correnti di pensiero: la prima afferma che faccia male vincere molto da giovane e la seconda dice che una mentalità vincente si costruisce sulle vittorie. Secondo me dipende sempre da come vengono gestite queste vittorie. Nel caso di Lisa non fa nessuna paura perché è una ragazzina equilibrata e umile. La famiglia si impegna molto per trasmetterle tutti i giorni questi valori, per cui se le vittorie sono guadagnate ben vengano, tanto prima o poi arriverà il momento delle sconfitte”. Lisa è appena entrata nel mondo dell'adolescenza: ci si affaccia al mondo dei grandi, iniziano le scuole superiori, arrivano le prime distrazioni, le prime esperienze; è l'età in cui si inizia a capire se quello per cui si dedica corpo e anima è veramente ciò che si vuole fare da grandi e Lisa, che dimostra qualche anno in più rispetto alle coetanee, sembra sicura e determinata: “Faccio molti sacrifici ma non mi pensano, anzi li faccio sempre molto volentieri. Amo le mie giornate e ogni giorno ho nuovi stimoli. Da questo inverno inizierò a fare doppio allenamento: la mattina giocherò per due ore a tennis e farò una seduta di atletica di un’ora e mezza. Andrò a scuola due ore e poi, dalle 14.30 alle 16.30, sarò ancora in campo, poi verso sera mi dedicherò ai compiti. Lo farò per quattro volte a settimana, mentre un giorno andrò a scuola normalmente per sei ore”. Poi per quanto riguarda la programmazione 2018 dice: “L’anno prossimo mi dedicherò agli Under 18, cercherò di fare meno Under 16 e proverò a giocare le qualificazioni di qualche $10.000. L’obiettivo finale, anche se è molto difficile, è quello di riuscire a ottenere una classifica che mi permetta di giocare uno Slam Juniores”.

PREPARAZIONE ATLETICA E SPONSOR
Ad accompagnarla sul piano atletico c'è Luca Maltoni, che segue anche gli altri ragazzini del circolo: “Lisa ha una qualità superiore alla media per quanto riguarda l’elasticità: a livello di mobilità articolare, sia nei test che fa a Tirrenia, sia in quelli che fa a Milano, ha degli ottimi risultati - afferma il preparatore - nell’ultimo anno ha lavorato moltissimo sull’uso dei piedi, proprio laddove doveva migliorare. Da ottobre inizieremo un periodo preparatorio di 12 settimane: sarà il primo anno in cui proveremo a trattarla da atleta. Potremmo dire che finora abbiamo cercato di migliorare i deficit, ora, invece, si inizia a fare sul serio”. Il progetto che sta attorno alla Pigato prevede anche un piano di comunicazione di cui si occupa il manager: “La comunicazione è fondamentale, ma non solo per noi: è uno strumento bellissimo che permette di far dialogare gli atleti con gli appassionati. È un rapporto che noi vogliamo costruire subito tra Lisa e i suoi seguaci e si basa sul sito, che è nato a giugno, e sui social (in particolare Instagram). Lisa è molto seguita: i followers stanno crescendo, sono quasi 2000, ed è importante ottenere feedback positivi. Ogni sua foto di raggiunge circa 500 likes. Semplificando possiamo dire che Instagram lo utilizziamo per gli appassionati mentre il sito è una vetrina in cui sponsor, giornalisti e addetti ai lavori possono aggiornarsi sull’attività di Lisa. Il sito ufficiale viene curato dalla Game Comunicazione & Media, che gestisce anche i rapporti con la stampa. A noi piace far vedere ciò che Lisa è realmente: una ragazza giovanissima, innamorata del suo sport, che segue il suo sogno e lo fa con entusiasmo. Lei è così: si allena con il sorriso e noi vogliamo comunicarlo”. In questo progetto le stanno a fianco quattro gli sponsor: “Lisa ha due sponsor tecnici che sono Nike e Head, esistevano prima che arrivassi io - spiega Guglielmi - sono fornitori di primissimo livello, Nike sceglie atleti ben precisi e così ha scelto Lisa. Stesso discorso per Head. Ai partner tecnici ne abbiamo affiancati altri due: Named Sport, per quanto riguarda gli integratori, e Virgin Active per la parte fitness. Tutti e quattro credono moltissimo in Lisa e nel progetto che c’è dietro e, quindi, sono saliti molto volentieri sul carro. Quello che vogliamo fare è mantenere gli sponsor a un livello qualitativo alto: sono tutti molto ambiti. Vorremmo continuare su questa strada”. Quella strada che è ancora molto lunga da percorrere ma che, almeno per ora, sembra portare alla giusta destinazione. I followers di Lisa sono fiduciosi, uno scrive sotto una foto: “Non vedo l’ora di vederti a Wimbledon”, e allora, in silenzio e senza troppe pressioni, non ci resta che aspettare e sperare…

© RIPRODUZIONE RISERVATA