Il caso ha la sua bella fetta di responsabilità, ma di recente non era mai capitato un periodo così ricco di forfait da parte dei big della racchetta. Il Western & Southern Open di Cincinnati, primo Masters 1000 con soli tre top-10 dal lontano 1996, ha dato voce al problema, e lo Us Open in arrivo parte con premesse simili. Dei big dovrebbero mancarne solamente tre, ma due sono i finalisti della passata edizione e il terzo è Kei Nishikori, che a Flushing Meadows giunse in semifinale. In più, ci sono dubbi sulle condizioni di Andy Murray, che non gioca da Wimbledon per il noto problema all’anca, e anche su quelle di Roger Federer, che in via precauzionale ha saltato Cincinnati per non forzare la schiena dolorante a Montreal, ma ancora non ha parlato con chiarezza del suo problema.
Una situazione che ha fatto riemergere vecchi e variegati discorsi sul calendario ATP, che a detta di molti impone un ritmo eccessivo ai giocatori, chiedendo uno sforzo psicofisico che è in pole position fra le cause della moria estiva dei grandi. Uno dei sostenitori della causa è Rafael Nadal, tornato in vetta alla classifica dopo parecchio tempo. Al motto di “
non abbiamo più vent’anni” il maiorchino ha rispolverato l’idea del ranking biennale,
interessante per dare respiro ai top player e proteggerne la posizione in classifica in caso di infortuni di media e lunga durata, ma deleteria per tutti coloro che stanno dietro, che si troverebbero obbligati a faticare il doppio per scalare la classifica. Visto che l’intenzione dell’International Tennis Federation è esattamente l’opposto, come dimostrato dagli
studi che hanno condotto alla nascita dal 2019 dell’ITF Transition Tour, difficilmente l’idea verrà presa in considerazione. Ma ce n’è anche una seconda, che negli Stati Uniti torna a tener banco ogni anno nel periodo pre-Us Open, e ha di nuovo fatto il giro del mondo dopo una dichiarazione di Judith Murray, mamma di Andy ma anche personaggio di spicco del tennis britannico.
E se anche gli uomini giocassero al meglio dei tre set nei tornei del Grande Slam?