La finale di Fed Cup ha chiuso la stagione del circuito femminile. In realtà si stanno giocando alcuni tornei minori (in questi giorni c'è un WTA 125 a Houston), ma la maggior parte delle giocatrici sono in vacanza, o nelle prime fasi della preparazione. Come spesso accade, il periodo di offseason porta qualche cambiamento. Vi abbiamo aggiornato su alcune situazioni, in particolare quelle riguardanti Eugenie Bouchard e Johanna Konta, ma il coach-mercato è molto attivo e ci sono ancora un paio di panchine libere. Facciamo il punto della situazione.
VICTORIA AZARENKA
A due anni e mezzo dalla forzata separazione del 2016, la bielorussa torna con Wim Fissette. Il coach belga è ormai considerato uno dei migliori. D'altra parte, i risultati parlano per lui: tra Clisjters, Lisicki, Halep, la stessa Azarenka, Konta e Kerber... ha ottenuto buoni risultati con tutte. Con la Azarenka aveva avviato un progetto molto interessante: le vittorie a Indian Wells e Miami nel 2016 l'avevano rilanciata a livello di top-5 e c'era la sensazione che potesse tornare a lottare per il numero 1 WTA. Ma poi scoprì di essere incinta e la partnership si è inevitabilmente interrotta. Chiusa bruscamente la collaborazione con la Kerber, il belga si è spostato a Bradenton e in pochi giorni ha lanciato un nuovo progetto. In questo caso, si riapre un discorso che era nato nel febbraio 2015 quando Vika era numero 50. Guarda caso, ripartiranno dal numero 51 WTA.
ELINA SVITOLINA
Dopo il successo al Masters, l'ucraina aveva parlato della possibilità di cercare un nuovo coach, la “figura adatta”. “Non voglio prendere qualcuno tanto per farlo” aveva detto. Dopo qualche giorno di riflessione, è giunta alla conclusione di avere la soluzione in casa: Andrew Bettles. Il giovane coach britannico la segue da tempo, inizialmente come sparring partner, salvo poi diventare il vice di Thierry Ascione. A settembre è rimasto “solo al comando”. Un po' all'improvviso, è arrivato il successo al Masters. A Singapore era Bettles a intervenire quando Elina richiedeva il coaching, e i “consulti” hanno sempre avuto un effetto benefico. Nonostante la scarsa esperienza, dunque, si è guadagnato la promozione a head coach. Prima della Svitolina, aveva fatto da sparring partner ad Ana Ivanovic.