AIUTARE A CAVARSELA DA SOLI
Il tecnico australiano (classe 1965, numero 22 ATP nel 1989), ritiene che una serie di informazioni filtrate in 60 secondi siano difficili da assorbire e utilizzare in partita. “Se invece ci fosse la possibilità di intervenire ogni quattro game, la conversazione può essere più efficace, rilassata. Si può davvero parlare di come sta andando la partita”. In virtù di questa consapevolezza, Cahill ha impostato lo stile di coaching da adottare con la Halep. Il suo obiettivo è aiutarla a risolvere il problema sa sola, in modo da non aver bisogno di un aiuto esterno. “Credo che il coaching abbia grandi potenzialità, ma negli Slam non è consentito – prosegue Cahill – per questo, è importante che i giocatori sappiano cavarsela da soli. Negli ultimi due anni sono intervenuto sempre meno con Simona, e devo dire che è migliorata molto. Lei sa perfettamente cosa le dirò, perché ha una straordinaria comprensione del gioco. Tuttavia, credo che le piaccia ascoltarmi solo per rinforzare il messaggio. A volte va bene, perché la strategia funziona. A volte va male, perché può prendersela con me se le cose non funzionano”. Il tennis è uno sport individuale e, per natura, solitario. E allora capita che la giocatrice chiami il coach per fuggire dalla solitudine della competizione. “Vi assicuro che la mente di un tennista è molto complicata – conclude Cahill – lo abbiamo vissuto tutti perché il tennis è uno sport solitario. Sei bloccato sul campo, in una lotta a distanza, uno contro uno, e non hai nessuno con cui parlare. Eppure a volte ci sono 10.000 persone che ti guardano”. Nelle qualificazioni dello Us Open, il coaching è consentito anche tra un punto e l'altro, ma soltanto quando il giocatore si trova dal lato in cui si trova il suo allenatore. In caso contrario, è possibile comunicare tramite gesti e segnali non verbali. Lo scorso anno, le Next Gen Finals di Milano hanno esteso la sperimentazione: ai cambi di campo, il giocatore poteva discutere via radio con il coach, mettendosi le cuffie alle orecchie. Inoltre, aveva a disposizione un tablet per dare un'occhiata alle statistiche.