Redazione
27 April 2017

Le regine della terra che verrà

Interessante studio del sito WTA: in base ai risultati sul rosso delle ultime quattro stagioni, hanno stilato la top-10 delle tenniste da tenere d’occhio sulla terra battuta. Guida la lista Garbine Muguruza, campionessa all’ultimo Roland Garros. Angelique Kerber è solamente nona, e c’è anche una giocatrice fuori dalle prime 100. Chi? Troppo facile…
Anche se si gioca al coperto, in condizioni uniche per il circuito WTA, quello di Stoccarda è il primo grande appuntamento della stagione sulla terra battuta. Una sorta di Monte Carlo al femminile, prologo al trittico Madrid-Roma-Parigi. L’arrivo del Porsche Tennis Gran Prix, che quest’anno accoglie l’attesissimo ritorno nel circuito di Maria Sharapova, significa che è giunta per tutte l’ora di dimenticarsi per qualche settimana del cemento e di sporcarsi le scarpe di terra battuta, in battaglie all’ultimo sangue. Per individuare i nomi delle potenziali dominatrici dei tornei sul rosso, il sito della WTA ha prodotto uno studio molto interessante, calcolando una sorta di ranking sulla terra battuta che vada ad abbracciare le ultime quattro stagioni: 2017 (tornei extra europei già terminati), 2016, 2015 e 2014. E per renderlo il più attuale possibile hanno (ben) deciso di calcolare al 100% solamente i punti delle ultime due stagioni, riducendo al 75% quelli del 2015 e dimezzando (50%) quelli relativi al 2014. Escluse Serena Williams e Petra Kvitova, che salteranno la stagione sul rosso rispettivamente per la maternità e per il famoso infortunio alla mano, ne è venuto fuori un ranking molto interessante. Vista l’imprevedibilità del tennis femminile potrebbe tranquillamente succedere fra la prossima campionessa del Roland Garros non sia fra le dieci tenniste in classifica, e può anche darsi che nessuna di quelle citate ottenga risultati di spessore, ma uno sguardo ai numeri ha sempre il suo perché.
Naturalmente nel “Clay Court Ranking” hanno grandissimo rilievo i risultati ottenuti al Roland Garros, e quindi al comando non potrebbe che esserci Garbine Muguruza. Grazie anche alla semifinale agli Internazionali d’Italia, la spagnola vanta un “clay index” di 3282,5 punti, oltre che una percentuale di vittorie sulla terra battuta pari al 66%. Solo quattro top-10, in carriera, hanno saputo fare meglio sul rosso: Sara Errani (67%), Carla Suarez Navarro, Simona Halep (entrambe al 68%) e la rientrante Maria Sharapova, con un terrificante 83%. Proprio lei che un tempo la terra la digeriva malvolentieri, ma poi ha imparato ad amarla. Nonostante non abbia giocato nemmeno un quindici sulla terra battuta fra 2016 e 2017, la Sharapova è comunque al terzo posto della classifica, e la sua partenza a Stoccarda (dove dopo la Vinci ha battuto anche la connazionale Ekaterina Makarova, 7-5 6-1) dice che la siberiana andrà tenuta d’occhio sul serio anche per Madrid, Internazionali d’Italia e Roland Garros. A giocare a suo favore ci sono i quattro titoli “rossi” colti fra 2014 e 2015: prima Stoccarda, Madrid e Parigi, poi Roma.
Molto interessante il quarto posto di Sam Stosur, che al Roland Garros ha giocato tre semifinali e una finale ma ad altissimi livelli non si vede da un po’, e ancor di più il quinto di Sara Errani. Sharapova a parte, le altre sono tutte top-30, mentre al momento la romagnola è addirittura numero 110 del mondo. La sua stagione non è iniziata benissimo, e nemmeno l’effetto Fed Cup è bastato per regalarle un bel risultato a Istanbul (battuta al secondo turno dalla belga Elise Mertens), ma quando si parla di terra rossa una menzione la merita comunque. E se si considera che la sua finale al Roland Garros è troppo data per entrare in classifica, e che lo scorso anno fra Madrid, Roma, Strasburgo e Parigi, l’azzurra ha raccolto altrettanti primi turni, il suo quinto posto vale ancora di più. Nella top-10 anche altre semifinaliste degli ultimi Roland Garros, come Timea Bacsinszky e Kiki Bertens, e pure Angelique Kerber, che però deve accontentarsi solamente di un misero nono posto. Un risultato dal profumo di consiglio: con Serena fuori dai giochi, se non vuole trovarsi presto costretta a difendere la leadership da Pliskova e compagnia deve per forza migliorare sulla terra battuta. O almeno cogliere un bel risultato al Roland Garros, l’unico Slam dove ha giocato solo un quarto di finale in tutta la carriera.

LA CLASSIFICA WTA DELLA SETTIMANA
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