Statistiche web
Redazione
21 May 2017

"Dovevo subito aggredirlo. Ci sono riuscito"

HANNO DETTO – Zverev si dice super soddisfatto per il titolo e si inserisce fra i favoriti per il Roland Garros, mentre Djokovic commenta comunque positivamente la settimana, anche se definisce “pessima” la sua finale. A Parigi il primo incontro con Andre Agassi: “dobbiamo conoscerci, non rimarrà per tutto il torneo”.
ALEXANDER ZVEREV

“Non è facile vincere un grande torneo sulla terra. Sono molto felice di come ho giocato oggi, che credo sia stato uno dei migliori match della mia carriera, ma anche per tutta la settimana in generale. Per quanto riguarda la finale, sapevo di dover essere aggressivo dal primo all’ultimo punto. Era fondamentale farlo per non permettere a Djokovic di prendere il comando del gioco”.

“All’inizio ho cercato di essere subito aggressivo. Ho pensato che poteva essere ancora freddo, che magari avrebbe commesso un paio di errori che mi potevano aiutare, e così è andata. Ho servito bene per tutto il torneo, sentivo bene il servizio. Se mai il discorso era più legato alla possibilità di strapparlo a Novak. Ho voluto provarci fin dall’inizio, ed è andata bene”.

“È bello scoprire che posso vincere anche i grandi tornei battendo i migliori. È bello sapere che il più giovane a vincere un Masters 1000 era stato Cilic, lo scorso anno. Io il mio giovane sono io e penso sia una buona notizia anche per il circuito, per i ragazzi e le ragazze più giovani, sapere che si può arrivare qui. Come ho detto molte volte, sfortunatamente per il tennis e i suoi appassionati, i Fab Four non possono giocare per sempre, quindi è positivo che i giovani inizino a raggiungere certi livelli”.

“Non mi potevo aspettare questo titolo. Non è che all’inizio della settimana uno pensa ‘ok, questa è la settimana che vinco il torneo’. Bisogna affrontare ogni incontro con la massima serietà, bisogna giocare al 100% da quando si mette il piede dentro il campo, e quindi i risultati arrivano di conseguenza. Io all’inizio della settimana ho pensato solo al mio primo avversario, Kevin Anderson. Poi a Troicki, poi a Fognini, e non ho mai guardato al futuro o alla possibilità di arrivare in fondo. Ho sempre pensato match dopo match”.

“Quando avevo 11 o 12 anni pensavo che entro i 20 anni avrei vinto almeno quattro tornei del Grande Slam (ride). Poi quando sono arrivato a 16 anni tutto è diventato un po’ più realistico. Non potevo immaginare di arrivare fra i primi 10 già a 20 anni, e i 20 anni li ho appena compiuti. È qualcosa di davvero incredibile. Penso che rimanere nei primi 10 sarà molto difficile, ci sono altri giocatori che vogliono entrare, quindi raggiungere il traguardo è una cosa, rimanerci è molto più difficile”.

“Chance di vincere a Parigi? Prima di questa settimana me ne sarei date zero di vincere qui. Come ho dimostrato, posso giocare con i migliori e batterli anche nei tornei più importanti. Spero di portare questo stato di forma anche al Roland Garros, e vedremo come andrà. Il favorito resta di gran lunga Nadal, mentre per il resto potrebbe essere un po’ più aperto. Ma Djokovic sta giocando di nuovo alla grande, Thiem ha mostrato di cosa è capace e io ho vinto qui. Devo inserirmi in questa lista, non pensiate che mi sia montato la testa, ma i favoriti sono sicuramente coloro che hanno giocato meglio nelle ultime settimane”.
NOVAK DJOKOVIC

“Zverev sta già lasciando il segno. Oggi ha vinto uno dei tornei più importanti, e ha assolutamente meritato. Ha giocato alla grande, ha servito benissimo. Dall’altro lato, ha avuto un buon aiuto da parte mia. Ho giocato veramente male, non sono riuscito a trovare il ritmo e ho commesso un sacco di errori. Ho perso subito il servizio, e a un gran battitore come lui questo ha dato immediatamente grande fiducia. Per me non è stata giornata, fin dall’inizio”.

“Ho giocato molto bene per tutta la settimana tranne oggi, e specialmente l’incontro di sabato sera è stato incredibile. Mi sono divertito tantissimo. Proverò a portare queste sensazioni anche fuori dal campo. Sono dispiaciuto per come è andata in finale, specialmente dopo la semifinale, ma è così. Lo devo accettare. Complimenti a Sascha per il suo primo Masters 1000, come ho detto l’ha meritato giocando alla grande. Pochi errori, gran servizio e rovescio solido e potente. Ha giocato un match perfetto”.

“Ho parlato con Agassi un paio di settimane fa, al telefono, e abbiamo deciso di trovarci a Parigi. Poi vedremo cosa il futuro porterà. Siamo entrambi desiderosi di iniziare a lavorare insieme, ma non abbiamo stabilito ancora un impegno a lungo termine. A Parigi proveremo a conoscerci: lui non rimarrà per tutto il torneo, ma solo fino a una certa data. Poi vedremo. Ho grandissimo rispetto nei suoi confronti, come persona e come giocatore. In campo capisce perfettamente il gioco, e sono pronto a godermi ogni conversazione che avrò insieme a lui. È una persona che crede nei valori famigliari, è un uomo umile e molto educato. È una persona che può dare un contribuito alla mia vita, in campo e fuori. Non vedo l’ora”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA