Riccardo Bisti
21 August 2018

Le nuove ambizioni di Martina Trevisan

Discreta presenza azzurra anche nelle qualificazioni femminili: la più attesa è Martina Trevisan, reduce da un ottimo torneo a Vancouver. La qualità delle avversarie battute fa pensare che possa arrivare a sfidare la Lepchenko. In gara anche Chiesa, Paolini, Pieri e la new entry Martina Di Giuseppe.

Lo Us Open è l'unico Slam in cui le qualificazioni femminili danno spazio a 128 giocatrici (e non 96). Un fattore ha permesso alla pattuglia italiana di spedire cinque giocatrici a New York. Abbiamo più ambizioni tra gli uomini, ma chissà che almeno un'azzurra non possa affiancarsi a Camila Giorgi, unica italiana ammessa di diritto. Quella che arriva meglio di tutte è Martina Trevisan, ma andranno seguire anche le ragazze di Fed Cup (Chiesa, Paolini e Pieri). Sarà un'esperienza indimenticabile per Martina Di Giuseppe, alla prima partecipazione Slam a 27 anni. Comunque vada, tanti sforzi hanno trovato un senso.

Martina Di Giuseppe vs. Anastasia Potapova - Bisogna essere onesti: la russa è favorita. Classe 2001, è tra le grandi promesse del tour. L'abbiamo scoperta il mese scorso, quando ha colto la finale all'ITF di Roma e poi si è ripetuta alla Moscow River Cup. Si è spostata sul cemento qualche settimana fa e sembra programmata per vincere. Ha già esordito in Fed Cup ed è una delle giocatrici più attese del tabellone.

Jasmine Paolini vs. Jia Jing Lu - Non è un momento semplice per la toscana. Era salita al numero 130, l'esperienza in Fed Cup aveva anticipato l'exploit sulla Kasatkina a Praga, ma dal Roland Garros a oggi ha raccolto sette sconfitte al primo turno in nove tornei. Scesa al numero 201, ha un po' di fiducia da ricostruire. Contro la Lu potrebbe essere il match giusto: classe 1989, la cinese mette piede fuori dalla Cina soltanto per giocare le qualificazioni degli Slam. Il secondo turno sarebbe proibitivo contro Vitalia Diatchenko, vincitrice sulla Sharapova a Wimbledon.

Deborah Chiesa vs. Katie Swan - Match difficile. Archiviata la sbornia di popolarità dopo il successo di febbraio in Fed Cup, la trentina avrebbe potuto dare una svolta alla stagione al Roland Garros, quando è andata a tanto così dal battere Belinda Bencic. Attualmente si trova in un limbo da cui spera di uscire al più presto: La sua avversaria, Katie Swan, le sta avanti di appena due posizioni (n.179 contro n.181). Nata a residente negli Stati Uniti, la giovane britannica (classe 1999) quest'anno ha evitato accuratamente di giocare sulla terra battuta. Forse è favorita la Swan, ma col suo servizio la Chiesa può dire la sua. Al secondo turno avrebbe la vincente del derby giapponese Doi-Hibino, mentre nel match decisivo la probabile avversaria sarebbe chi uscirà dal super-match tra Heather Watson e Cori Gauff.

Jessica Pieri vs. Danka Kovinic - La 21enne toscana si è preparata giocando le qualificazioni a Vancouver, battendo la talentuosa Fourlis e portando via un set alla Doi: buone premesse per un match che rimane complicato: la Kovinic ha un passato da top-50 e l'ha battuta, piuttosto nettamente, quattro mesi fa a Lugano. Le differenze si sono assottigliate, ma la montenegrina rimane favorita. Il match successivo non sarebbe proibitivo, mentre al terzo turno ci sarebbe nientemeno che Vera Zvonareva. Per Jessica sarebbe bello sfidare una ex n.2, nonché finalista di questo torneo nel 2010.

Martina Trevisan vs. Sesil Karatantcheva - Senza i risultati della scorsa settimana avremo dato favorita la bulgara, di cui siamo tornati a parlare durante il Canadian Open. Tuttavia, la Trevisan ha centrato una splendida semifinale al ricco ITF di Vancouver, peraltro battendo ottime giocatrici. La classifica sorride e ci sono buone premesse e sensazioni. Più in generale, Martina sta giocando molto bene: l'infortunio di fine 2017 è alle spalle e i risultati le danno ragione. Da qui alla prossima primavera, le top-100 non sono un miraggio. La favorita è lei. L'eventuale secondo turno contro Varvara Lepchenko, ex top-20 in caduta libera, sarà il test per capire se Martina merita il main draw.

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