Lo Us Open è l'unico Slam in cui le qualificazioni femminili danno spazio a 128 giocatrici (e non 96). Un fattore ha permesso alla pattuglia italiana di spedire cinque giocatrici a New York. Abbiamo più ambizioni tra gli uomini, ma chissà che almeno un'azzurra non possa affiancarsi a Camila Giorgi, unica italiana ammessa di diritto. Quella che arriva meglio di tutte è Martina Trevisan, ma andranno seguire anche le ragazze di Fed Cup (Chiesa, Paolini e Pieri). Sarà un'esperienza indimenticabile per Martina Di Giuseppe, alla prima partecipazione Slam a 27 anni. Comunque vada, tanti sforzi hanno trovato un senso.
Martina Di Giuseppe vs. Anastasia Potapova - Bisogna essere onesti: la russa è favorita. Classe 2001, è tra le grandi promesse del tour. L'abbiamo scoperta il mese scorso, quando ha colto la finale all'ITF di Roma e poi si è ripetuta alla Moscow River Cup. Si è spostata sul cemento qualche settimana fa e sembra programmata per vincere. Ha già esordito in Fed Cup ed è una delle giocatrici più attese del tabellone.
Jasmine Paolini vs. Jia Jing Lu - Non è un momento semplice per la toscana. Era salita al numero 130, l'esperienza in Fed Cup aveva anticipato l'exploit sulla Kasatkina a Praga, ma dal Roland Garros a oggi ha raccolto sette sconfitte al primo turno in nove tornei. Scesa al numero 201, ha un po' di fiducia da ricostruire. Contro la Lu potrebbe essere il match giusto: classe 1989, la cinese mette piede fuori dalla Cina soltanto per giocare le qualificazioni degli Slam. Il secondo turno sarebbe proibitivo contro Vitalia Diatchenko, vincitrice sulla Sharapova a Wimbledon.
Deborah Chiesa vs. Katie Swan - Match difficile. Archiviata la sbornia di popolarità dopo il successo di febbraio in Fed Cup, la trentina avrebbe potuto dare una svolta alla stagione al Roland Garros, quando è andata a tanto così dal battere Belinda Bencic. Attualmente si trova in un limbo da cui spera di uscire al più presto: La sua avversaria, Katie Swan, le sta avanti di appena due posizioni (n.179 contro n.181). Nata a residente negli Stati Uniti, la giovane britannica (classe 1999) quest'anno ha evitato accuratamente di giocare sulla terra battuta. Forse è favorita la Swan, ma col suo servizio la Chiesa può dire la sua. Al secondo turno avrebbe la vincente del derby giapponese Doi-Hibino, mentre nel match decisivo la probabile avversaria sarebbe chi uscirà dal super-match tra Heather Watson e Cori Gauff.