Le Molette: tricolore over 45

I 4.3 del club laziale conquistano il campionato nazionale over 45 limitato alla loro categoria. Una soddisfazione incredibile, a vent'anni da un altro scudetto storico...

Le molette: tricolore over 45

I veterani del Tennis Club Le Molette ce l’hanno fatta. Dopo quindici incontri e una cavalcata lunga oltre cinque mesi, Marco Bigagli, Luca d’Andrea, Sergio Mazzolani, Stefano Alaimo e Alessandro Marsaglia hanno conquistato il titolo nazionale nell’over 45 limitato 4.3, competizione intitolata alla memoria di Marco De Martino, storico giornalista sportivo de Il Messaggero e grande appassionato di tennis, mancato nell’agosto scorso. Un percorso, quello della formazione laziale, partito addirittura l’8 marzo con la fase regionale, che li ha visti chiudere a punteggio pieno il girone 7, e poi proseguito con il tabellone a eliminazione diretta. Lì è arrivata l’unica sconfitta, nella finale regionale contro i rivali del CC Aniene. Ma per accedere alla fase nazionale bastava arrivare fra le migliori quattro, e quella battuta d’arresto è finita presto nel dimenticatoio. Passati nel tabellone nazionale, i quarta categoria della Capitale hanno colto altre tre vittorie consecutive, contro Tc Bergamo, Tc Napoli e Polisportiva Ronchiverdi (Torino), entrando così fra le migliori quattro d’Italia. Ma l’appetito, si sa, vien mangiando e così il team capitanato da Benedetto Spanò ha poi dominato anche la final four Scudetto, ospitata nello scorso week-end proprio sulla terra battuta di casa. 3-0 al Tc Prato nella prima giornata, 3-0 al Tc Perugia nella seconda, e quindi 2-1 al Ct Etruria Prato nell’ultimo match, decisivo per l’assegnazione del tricolore.

 

Fondamentale, dopo il successo in singolare di Bigagli su Baccini e la sconfitta di D’Andrea contro Landi, il punto firmato dal doppio Bigagli/Marsaglia, a segno per 7-6 6-2 sulla coppia toscana Baccini/Sammicheli, rea di aver mancato nella prima frazione un vantaggio di 5-2 e 40-15. Quando un intervento a rete di Marsaglia ha portato l’ultimo punto, il pubblico è esploso in un boato degno di una finale mondiale, e poi sono scattati i festeggiamenti. “È una grandissima soddisfazione - spiega il capitano Benedetto Spanò - e lo è per numerosi motivi. La cosa cui tengo di più è il grande legame che si è formato all’interno del gruppo. È lo stesso che nel 1994, dopo numerosi piazzamenti indigesti, vinse a Venezia lo Scudetto nell’ormai scomparso campionato nazionale di C3/C4. Da allora sono passati 20 anni, ma il rapporto fra i giocatori e il loro capitano non è cambiato. “Per me sono quasi come dei figli, e fra tutti c’è affetto e stima reciproca. Si vince anche così, e a volte conta più dell’allenamento”. Da sottolineare come non si tratti di gente che scende in campo ogni giorno, dovendo dedicare la gran parte del tempo ad altre attività. “Giocano quando riescono, spesso tra di loro, per divertimento”. Una tradizione vincente che prosegue da oltre vent’anni. E che adesso ha portato al Tricolore.

 

Ufficio Stampa Tc Le Molette Roma

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