La situazione si è evoluta a tempo di record. A meno di 48 ore dal triste annuncio degli organizzatori del torneo ATP di Quito, incapaci di mantenerlo in Ecuador per ragioni economiche, è praticamente certa la nuova sede: dal 2019 si giocherà in Argentina, a Cordoba, seconda città più importante del Paese (oltre ad avere una grande tradizione: ha dato i natali a David Nalbandian e Agustin Calleri, attuale presidente dell'Asociacion Argentina de Tenis). Tuttavia, sembra che la politica federale non c'entri con questa nuova acquisizione. Come aveva anticipato La Nacion lo scorso autunno, dietro il nuovo torneo di Cordoba (che si giocherà presso il Cordoba Lawn Tennis Club) ci sono gli organizzatori del torneo Challenger di Buenos Aires, nato nel 2016 e che si gioca presso il club “El Abierto”, nel quartiere Saavedra. A organizzare questo torneo, in grande crescita, ci sono "Exxia Sport Management" (da cui arriva il futuro direttore del torneo, Mariano Ink) e "Torneos", che negli ultimi anni ha scelto di investire forte sul tennis. Torneos aveva già provato ad assicurarsi il torneo ATP di Buenos Aires, ma alla fine non era arrivato l'accordo. Lo scorso autunno, gli argentini avevano manifestato l'intenzione di acquisire un torneo ATP, pur immaginando un processo a medio termine. L'improvvisa scomparsa di Quito, invece, ha accelerato i tempi e la riunione del board ATP, avvenuta in queste ore, ha ratificato l'accordo tra Octagon (che deteneva la licenza di Quito) e Torneos. Si giocherà dal 4 al 10 febbraio ed è una buona notizia anche per Buenos Aires, in programma la settimana successiva: pare ovvio che quasi tutti i giocatori presenti a Cordoba proseguiranno nella loro campagna argentina, sicuramente in misura maggiore rispetto a chi arrivava da Quito (che, non dimentichiamo, si trova a quasi 3.000 metri di altura). Il Cordoba Lawn Tennis Club vanta strutture adeguate e una forte tradizione: nato nel 1915, può contare su 12 campi in terra battuta, tra cui un centrale in grado di ospitare fino a 1.500 spettatori, ottima base per l'ovvio ampliamento.