LE FRASI CONTRO MORETTON
Ma qual è, esattamente, il reato commesso da Giudicelli? Il 5 marzo 2017, da poco eletto presidente FFT, ha tenuto una conferenza stampa in piena campagna elettorale per la presidenza della nuovissima Lega Auvergne-Rhône-Alpes, che sarebbe nata da lì a poco come frutto della fusione tra le leghe d'Auvergne, di Lione e del Delfinato. Per intenderci, è come se in Italia si riunissero i comitati di Piemonte e Valle d'Aosta, o magari di Abruzzo e Molise. Si tratta di una lega molto importante, perché gestisce circa 130.000 tesserati, sparsi in ben 993 circoli. D'altra parte, la FFT vanta circa un milione di tesserati (è la seconda federazione francese alle spalle di quella calcistica). Tra i candidati per il nuovo ruolo di presidente c'era l'ex giocatore Glles Moretton. Numero 80 ATP in singolare e 55 in doppio, fu tra i convocati nella storica finale di Davis 1982, quando gli Stati Uniti di John McEnroe domarono la terra rossa di Grenoble. Giocava spesso in coppia con Noah, ma ha avuto maggior successo come dirigente. Nel 1985 ha fondato il torneo ATP di Lione, nel 1991 ha contribuito a organizzare la storica finale di Coppa Davis tra Francia e Stati Uniti presso il palazzetto di Lione, mentre nel 2001 è diventato presidente della squadra di basket ASVEL Lyon-Villeurbanne, peraltro portandola a vincere due titoli francesi. Come se non bastasse, è stato anche presidente della TV locale TLM (Tele Lyon Metropole). Insomma, un personaggio di un certo spessore. Giudicelli, che sosteneva l'altro candidato Stephan Post (peraltro già dipendente FFT), ha fondamentalmente accusato Moretton di bagarinaggio. Ha sostenuto che facesse parte di un gruppo di persone che aveva fatto razzia di biglietti per il Roland Garros 2011, salvo poi rivenderli a cifre dieci volte superiori rispetto a quelle ufficiali. “Il tennis francese non ha bisogno di essere guidato da ex giocatori di dubbia morale, ma da dirigenti di alto livello” tuonò Giudicelli. La mossa (probabilmente più elettorale che di natura personale) gli si è ritorta contro, poiché Moretton lo ha denunciato e ha stravinto nelle aule dei tribunali. Lo scorso 19 settembre, il Tribunale di Lione lo ha condannato per diffamazione, costringendolo a pagare una multa di 10.000 euro, a cui si sono aggiunti 5.000 euro di risarcimento a Moretton e 2.500 di spese legali. Il giudice respinse anche l'eccezione di buona fede di Giudicelli, che però continuò a professare la sostanziale veridicità delle sue affermazioni, annunciando ricorso. La sentenza ha poi stabilito una postilla particolarmente fastidiosa per Giudicelli: a sue spese, avrebbe dovuto far pubblicare la sentenza sia sul sito federale che nei seguenti giornali: L'Equipe (il quotidiano sportivo per eccellenza), Tennis Magazine (nota rivista specializzata), nonché i tre quotidiani regionali “Le Progrès”, “Le Dauphiné libéré” e “La Montagne”. Pensate se il presidente FIT fosse costretto a fare qualcosa del genere in Italia...